Quale integratore alimentare assumere?

L'allergia è una reazione immunitaria anomala ed eccessiva scatenata da sostanze particolari (alimenti, farmaci, pollini, ecc.). Possono manifestarsi diversi sintomi: rinite allergica, eczema, orticaria o asma. Alcune reazioni allergiche possono assumere forme più gravi e costituire un'emergenza medica (edema di Quincke).

Per il suo ruolo nel sistema immunitario

La vitamina D è prodotta dalla pelle quando ci esponiamo al sole, in particolare tra aprile e settembre. La carenza è frequente durante i mesi invernali e nelle persone che si espongono raramente al sole. La vitamina D svolge un ruolo importante nel sistema immunitario e una sua carenza aumenta il rischio di asma e allergie o ne aggrava i sintomi. Inoltre, studi epidemiologici dimostrano che il rischio di allergie è maggiore per le persone che vivono in zone con minore esposizione al sole. L'integrazione di vitamina D nelle persone con carenza potrebbe ridurre le riacutizzazioni dell'asma e i sintomi allergici. L'assunzione di un integratore alimentare è quindi particolarmente interessante per le persone con carenza. È possibile verificare il proprio livello di vitamina D con un esame del sangue.

Per la sua azione antinfiammatoria e rilassante

Alcuni studi suggeriscono che bassi livelli di magnesio nel sangue e un basso apporto alimentare di magnesio potrebbero contribuire allo sviluppo dell'asma. Allo stesso modo, le persone che soffrono di asma hanno livelli di magnesio più bassi rispetto a quelle che non sono affette da questa malattia. Altri studi suggeriscono il suo coinvolgimento in alcune malattie polmonari. Inoltre, l'uso di magnesio per via endovenosa è stato raccomandato in caso di asma acuta grave. Attualmente, le prove dell'efficacia dell'integrazione orale di magnesio sono scarse, anche se alcuni risultati suggeriscono un miglioramento della funzione polmonare e della qualità della vita delle persone che soffrono di asma. Tuttavia, un integratore alimentare a base di magnesio può rivelarsi interessante per la sua azione antinfiammatoria, antistress e rilassante.

Lo stress ossidativo è coinvolto nel processo di invecchiamento: è dovuto a un eccesso di specie reattive dell'ossigeno che attaccano i costituenti delle nostre cellule. Si manifesta quando il nostro sistema di difesa intrinseco, che ci aiuta a combattere queste specie ossidanti, è sopraffatto. Gli integratori alimentari con proprietà antiossidanti possono quindi essere un rinforzo e aiutare a neutralizzare le specie reattive dell'ossigeno, combattere i danni che provocano e prevenire l'invecchiamento.

Per le sue eccezionali proprietà antiossidanti e il suo effetto benefico sulla pelle

L'astaxantina possiede proprietà antiossidanti molto potenti che le consentono di neutralizzare le specie reattive dell'ossigeno, responsabili dell'invecchiamento del nostro organismo. È particolarmente indicata per prevenire l'invecchiamento precoce della pelle.

Per preservare la salute durante l'invecchiamento

Grazie ai polifenoli in esso contenuti, il Chaga ha un'azione antiossidante che aiuta a combattere l'invecchiamento dell'organismo e favorisce il mantenimento della salute con l'avanzare dell'età.

Una cattiva circolazione sanguigna può avere gravi ripercussioni sulla salute. Può infatti interessare il cuore, il cervello e le gambe. Le malattie venose sono caratterizzate da una cattiva circolazione sanguigna e possono causare gambe pesanti, gonfie, varici o crampi. Per migliorare la circolazione sanguigna, può essere utile praticare un'attività fisica regolare e anche semplici esercizi di stretching. Una dieta equilibrata con alimenti benefici (cioccolato fondente, tè verde, zenzero...) e alcuni integratori alimentari possono anche migliorare la circolazione sanguigna.

Per il suo effetto vasodilatatore

Il Ginkgo biloba può essere utilizzato per trattare i disturbi legati alla cattiva circolazione sanguigna. Gli studi suggeriscono in particolare un effetto benefico nelle persone che soffrono di claudicazione intermittente, in cui ritarda l'insorgenza del dolore durante la deambulazione. Il ginkgo ha dimostrato una certa efficacia nell'alleviare i sintomi della malattia di Raynaud, che colpisce le piccole arterie delle dita delle mani e/o dei piedi. Il ginkgo è noto per migliorare il flusso sanguigno aumentando i livelli di ossido nitrico, un composto che favorisce la dilatazione dei vasi sanguigni.

Tutti lo sanno: un'alimentazione equilibrata e la pratica regolare di un'attività fisica sono indispensabili per perdere peso e stare in buona salute. Tuttavia, alcuni integratori alimentari possono dare un piccolo aiuto in più.

Per favorire l'eliminazione dei grassi

I cladodi del Nopal (Opuntia ficus-indica) sono ricchi di fibre in grado di formare un complesso con i grassi alimentari, favorendone l'espulsione attraverso le feci. I grassi non vengono quindi assorbiti, limitando l'aumento di peso.

Per il corretto funzionamento del metabolismo

Una carenza di iodio può rallentare il metabolismo a causa di un malfunzionamento della tiroide e causare un aumento di peso. Un integratore alimentare a base di iodio, correggendo la carenza, può quindi favorire la perdita di peso.

La depressione è un disturbo mentale che influisce sulla qualità della vita ed è caratterizzato da alterazioni dell'umore (tristezza, irritabilità, ecc.), pensieri negativi e manifestazioni fisiche (stanchezza, calo di energia, ecc.). I trattamenti farmacologici generalmente prescritti sono accompagnati da effetti collaterali. Ecco perché il ricorso agli integratori alimentari può rivelarsi utile per liberarsene. Il loro utilizzo si inserisce nel concetto di "psichiatria nutrizionale", che mira a utilizzare l'alimentazione e/o l'integrazione con integratori alimentari per trattare o prevenire i disturbi mentali.

Per colmare una carenza, fattore di rischio di depressione

Numerosi studi sull'associazione tra vitamina D e depressione rivelano che una carenza di vitamina D è un fattore di rischio per lo sviluppo della depressione. Allo stesso modo, un basso livello di vitamina D durante la gravidanza potrebbe costituire un fattore di rischio per la depressione post-partum. Anche la depressione stagionale che si manifesta in inverno sarebbe collegata a una carenza di vitamina D più frequente in questo periodo dell'anno.

Diverse meta-analisi di studi clinici dimostrano che l'integrazione di vitamina D è efficace nel ridurre i sintomi depressivi. Verifica il tuo livello di vitamina D e assumi un integratore alimentare in caso di carenza.

Per il suo ruolo benefico sull'umore

Il magnesio svolge un ruolo fondamentale nella funzione cerebrale e nell'umore. Diversi studi dimostrano che le persone che soffrono di depressione hanno livelli sierici di magnesio più bassi rispetto alle persone sane e che la gravità dei sintomi depressivi è correlata a questa concentrazione.

L'integrazione di magnesio può aiutare a migliorare i sintomi depressivi? Sì, secondo i risultati di diversi studi scientifici. Ad esempio, nelle persone con carenza di magnesio, un'integrazione di 500 mg al giorno sotto forma di ossido di magnesio per 8 settimane riduce i sintomi depressivi.

Da sapere: molti studi valutano lo stato del magnesio attraverso un dosaggio sierico. Tuttavia, il magnesio si trova principalmente all'interno delle cellule. Il magnesio extracellulare (valutato dal dosaggio sierico) rappresenta solo l'1% del magnesio presente nel nostro corpo. Un dosaggio sierico normale non significa quindi che non si abbia una carenza di magnesio.

La stanchezza, sia fisica sia mentale, passeggera o cronica, si traduce in una mancanza di vitalità e/o una forma di spossatezza, una difficoltà a svolgere le attività quotidiane. Può essere dovuta a un sonno di scarsa qualità, allo stress o anche a un'alimentazione scorretta o a una carenza di vitamine e minerali che è necessario correggere.

Per il suo contributo alla produzione di energia

Il magnesio è essenziale per la produzione di energia dagli alimenti che consumiamo. La stanchezza è uno dei primi sintomi di una carenza di magnesio. Un'integrazione può aiutare a ridurre sia la stanchezza fisica, soprattutto negli sportivi, sia quella mentale.

Per i suoi effetti benefici sul sonno e sulla resistenza dell'organismo

Essendo una pianta adattogena, l'Ashwagandha può aiutare a combattere la stanchezza. Contribuisce in particolare a migliorare la qualità del sonno e la vigilanza mentale.

Per il suo ruolo nella produzione di energia

Le vitamine del gruppo B svolgono un ruolo essenziale nella produzione di energia cellulare e una loro carenza può spiegare la stanchezza, talvolta associata all'anemia. La loro presenza nel lievito di birra può aiutare a colmare una carenza e ridurre la stanchezza.

Per colmare le carenze nutrizionali e migliorare il sonno

Ricca di proteine e ferro, la spirulina ha dimostrato la sua efficacia nel ridurre la stanchezza fisica e mentale e può agire riducendo i disturbi del sonno.

Per favorire il tono fisico

Pianta adattogena, il ginseng brasiliano può aiutare a superare la stanchezza passeggera, in particolare se legata allo stress.

Il nostro sistema immunitario svolge un ruolo fondamentale: difende il nostro organismo dagli agenti patogeni (batteri, virus...), dalle sostanze nocive presenti nell'ambiente e dai cambiamenti cellulari (cellule tumorali). Uno stile di vita sano è sicuramente un vantaggio per sostenere il sistema immunitario. Una buona alimentazione consente infatti di soddisfare il fabbisogno di nutrienti essenziali per il funzionamento del sistema immunitario. Alcuni integratori alimentari possono essere di aiuto, in particolare quando si tratta di colmare delle carenze.

Per sostenere il sistema immunitario e combattere l'infiammazione

Il Chaga (Inonotus obliquus), un fungo parassita che cresce sulla corteccia delle betulle, è tradizionalmente utilizzato per sostenere il sistema immunitario, un uso giustificato da diversi studi scientifici che dimostrano la sua capacità di rafforzare il sistema immunitario e combattere l'infiammazione che accompagna la risposta immunitaria. Tuttavia, mancano studi clinici sull'uomo per giungere a una conclusione definitiva.

Per combattere le infezioni respiratorie

Il ruolo della vitamina D nell'immunità è stato oggetto di numerosi studi scientifici e in particolare è stato studiato il suo coinvolgimento nelle infezioni respiratorie e nei disturbi invernali. Gli studi osservazionali riportano che le persone con livelli più bassi di vitamina D hanno un rischio maggiore di infezioni respiratorie, quindi può essere necessario correggere una carenza che è più probabile che si verifichi durante i mesi invernali. Questo è confermato anche dagli scienziati: l'integrazione di vitamina D ha un ruolo protettivo contro le infezioni respiratorie, in particolare quando corregge una carenza significativa.

Per un apporto nutrizionale ottimale

Grazie alla sua composizione eccezionale, la spirulina può contribuire al corretto funzionamento del sistema immunitario. Studi sperimentali e test preliminari condotti in tal senso suggeriscono che la spirulina avrebbe un effetto benefico su alcuni fattori dell'immunità e che eserciterebbe un'attività antimicrobica e antivirale.

La disfunzione sessuale è una condizione in cui una persona non è soddisfatta della propria attività sessuale per vari motivi: assenza di desiderio, disturbi dell'eccitazione, disturbi dell'erezione, assenza di orgasmo, dolore, ecc. Certamente, è possibile trattare la disfunzione sessuale con farmaci, ma esistono alternative più naturali.

Per aumentare la libido e migliorare la funzione sessuale

L'ashwagandha potrebbe stimolare la produzione di testosterone, come dimostrato dai risultati di uno studio randomizzato controllato condotto su uomini di età compresa tra 40 e 70 anni. Questo aumento del testosterone è accompagnato da un miglioramento del benessere sessuale. L'ashwagandha, assunto alla dose di 300 mg due volte al giorno per 8 settimane, si è dimostrato efficace anche nelle donne con disturbi della funzione sessuale e del desiderio, e l'integrazione ha migliorato la loro salute sessuale.

Per essere in buona salute, la nostra pelle, le nostre unghie e i nostri capelli hanno bisogno di nutrienti che generalmente vengono forniti dall'alimentazione. In caso di carenze, il loro aspetto, la loro forza e la loro solidità possono risentirne. I micronutrienti svolgono un ruolo essenziale nel ciclo del follicolo pilifero.

Per combattere i danni del sole e prevenire l'invecchiamento

L'astaxantina è un potente antiossidante che aiuta la pelle a proteggersi dalle aggressioni esterne, in particolare dai danni causati dall'esposizione al sole. Migliora l'idratazione e l'elasticità della pelle, prevenendo così l'invecchiamento cutaneo.

Per colmare una carenza e garantire la salute della pelle e dei capelli

Lo iodio è necessario per la salute della pelle e dei capelli. Infatti, gli ormoni tiroidei, la cui sintesi richiede iodio, intervengono nel rinnovamento del follicolo pilifero. Anche i problemi della pelle possono essere sintomo di una carenza di iodio. Un integratore alimentare a base di iodio può essere utile in caso di carenza di questo oligoelemento, affinché possa svolgere il suo ruolo essenziale per la salute della pelle e dei capelli.

Per ridurre i segni dell'invecchiamento cutaneo

Il corpo produce naturalmente acido ialuronico, che si trova principalmente nella pelle, nel tessuto connettivo e negli occhi. La sua funzione principale è quella di trattenere l'acqua per mantenere i tessuti lubrificati e idratati. La produzione di acido ialuronico diminuisce con l'età, quindi un'integrazione può aiutare a compensare le perdite.

L'acido ialuronico assunto sotto forma di integratore alimentare, in dosi giornaliere comprese tra 120 e 200 mg per 4-12 settimane, è efficace nel mantenere l'idratazione della pelle secondo i risultati di una meta-analisi e ne favorisce la morbidezza e l'elasticità. L'assunzione orale di acido ialuronico contribuisce a ridurre i segni dell'invecchiamento sulla pelle.

Per soddisfare il fabbisogno di vitamine B

Le vitamine B conferiscono al lievito di birra i suoi effetti benefici sui capelli e sulle unghie. Queste vitamine sono coinvolte nella sintesi della cheratina e nell'apporto di sangue e ossigeno, e quindi di nutrienti, ai capelli. Gli studi dimostrano che una carenza di vitamine del gruppo B è associata alla caduta dei capelli. Il lievito di birra arricchito è consigliato anche in caso di unghie fragili e molli. Il selenio contribuisce al mantenimento di capelli e unghie normali e di una pelle normale.

Per integrare il fabbisogno nutrizionale e rallentare la caduta dei capelli

La spirulina può aiutare a soddisfare il fabbisogno nutrizionale dei capelli e prevenirne o arrestarne la caduta quando questa è dovuta a una carenza di nutrienti.

Che si tratti di migliorare le prestazioni fisiche, coprire un fabbisogno nutrizionale maggiore o facilitare il recupero muscolare, gli integratori alimentari per gli sportivi sono numerosi. Sta a te scegliere quello più adatto alle tue esigenze in base al risultato che desideri ottenere.

Per migliorare le prestazioni fisiche

Il magnesio, coinvolto in oltre 300 reazioni metaboliche nell'organismo, è particolarmente importante per la produzione e l'immagazzinamento dell'energia e per il mantenimento di una normale funzione muscolare. Tuttavia, negli sportivi il livello di magnesio intracellulare è più basso rispetto ai non sportivi e dipende dal grado di allenamento. Gli sportivi sono quindi più soggetti a carenze di magnesio, che potrebbero ridurre le loro prestazioni. Studi condotti su animali suggeriscono infatti che il magnesio potrebbe migliorare le prestazioni fisiche aumentando la disponibilità di glucosio nel cervello, nei muscoli e nel sangue e riducendo o ritardando l'accumulo di lattato nei muscoli, diminuendo così i crampi. Negli esseri umani, l'integrazione di magnesio potrebbe migliorare le prestazioni fisiche e alcuni studi hanno anche riscontrato un miglioramento della forza muscolare.

Per prevenire i danni muscolari

Grazie alle sue proprietà antiossidanti, l'astaxantina riduce la produzione di specie reattive dell'ossigeno durante l'allenamento e rafforza il sistema di difesa antiossidante, limitando così i danni muscolari.

Per il corretto funzionamento del metabolismo energetico

Lo iodio è indispensabile per il funzionamento della ghiandola tiroidea, che a sua volta svolge un ruolo essenziale nella regolazione del metabolismo energetico. I risultati sportivi dipendono dall'efficacia con cui l'organismo è in grado di mobilitare le proprie risorse energetiche e quindi dal corretto funzionamento del sistema di regolazione del metabolismo energetico. Inoltre, il rischio di carenza di iodio è maggiore negli sportivi che espellono lo iodio attraverso il sudore, oltre che attraverso l'urina. Un'integrazione può quindi aiutare a colmare una carenza se l'apporto alimentare non è sufficiente.

Per soddisfare l’aumento del fabbisogno nutrizionale

Gli sportivi hanno esigenze nutrizionali più elevate. Grazie alla sua eccezionale composizione nutrizionale, la spirulina può aiutare a coprirle. Contiene dal 60 al 70% di proteine con tutti gli aminoacidi essenziali, è ricca di vitamine, minerali, acidi grassi essenziali, antiossidanti e composti bioattivi. La spirulina può aiutare a migliorare lo stato antiossidante e prevenire i danni muscolari e l'infiammazione causati dall'esercizio fisico.

Per migliorare le prestazioni e ridurre i danni muscolari

La curcumina ha molteplici effetti benefici per gli sportivi. Una revisione scientifica che ha raccolto 11 studi suggerisce che l'integrazione con curcumina a dosi comprese tra 150 e 1500 mg/giorno prima e durante l'esercizio fisico e fino a 72 ore dopo l'esercizio migliora le prestazioni riducendo i danni muscolari indotti dall'esercizio e modulando l'infiammazione.

Per aumentare la forza e la massa muscolare

Il ginseng brasiliano contiene ecdisterone, un composto con effetti anabolizzanti che aumenta la forza e la massa muscolare e migliorerebbe le prestazioni fisiche.

Per migliorare la resistenza

Un'integrazione di ashwagandha alla dose di 500 mg due volte al giorno per 8 settimane ha migliorato la resistenza (aumento del VO2max) in ciclisti di alto livello. Questi risultati sono stati confermati in una meta-analisi condotta nel 2020. In generale, l'ashwagandha migliora le prestazioni fisiche, agendo in particolare sulla forza, sulla forma cardiorespiratoria e sul recupero.

Affinché un'articolazione funzioni correttamente, la cartilagine deve essere sana. Questa è composta principalmente da condrociti, cellule specializzate, fibre di collagene e proteoglicani. La cartilagine può essere colpita da diverse malattie, tra cui l'artrosi, la più diffusa. Questa malattia degenerativa porta alla distruzione della cartilagine, causando dolore e una riduzione della mobilità articolare.

Per le sue proprietà antinfiammatorie (riduzione del dolore)

Grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, la curcumina può aiutare a proteggere la cartilagine delle articolazioni grazie al suo effetto benefico sui condrociti, le cellule presenti nella cartilagine. La curcumina può quindi costituire un vantaggio nel trattamento dell'osteoartrite. I risultati di una meta-analisi riportano che la curcumina riduce il dolore e migliora la funzionalità fisica nelle persone affette da artrosi del ginocchio. La curcumina migliora in particolare la flessibilità articolare.

Per lubrificare le articolazioni

L'acido ialuronico è presente nella pelle ma anche nelle articolazioni, nel liquido sinoviale. Svolge una funzione lubrificante. L'iniezione di acido ialuronico nelle articolazioni, chiamata viscosupplementazione, permette di ridurre il dolore e migliorare la mobilità articolare. E per quanto riguarda l'integrazione orale di acido ialuronico? Diversi studi clinici hanno concluso che l'acido ialuronico assunto per via orale ha un effetto benefico sul dolore associato all'artrosi del ginocchio.

Come il resto del nostro corpo, anche il cervello è sensibile alle sostanze nutritive che gli forniamo. Una buona alimentazione contribuisce al suo corretto funzionamento e al mantenimento delle funzioni cognitive, in particolare durante l'invecchiamento (ma non solo). A volte, una carenza di nutrienti è accompagnata da un calo delle prestazioni cognitive. L'assunzione di integratori alimentari si rivela utile per preservare o recuperare le proprie capacità, ma anche, talvolta, per potenziare le prestazioni in modo puntuale.

Per correggere una carenza all'origine di un calo delle prestazioni cognitive

La carenza di iodio può compromettere le prestazioni intellettuali, come dimostrato da studi condotti su bambini, e correggerla migliora alcune funzioni cognitive.

Per mantenere un buon funzionamento cognitivo negli anziani

Un'integrazione di curcumina sarebbe un aiuto efficace per migliorare le prestazioni cognitive durante l'invecchiamento. Migliorerebbe la memoria di lavoro e la velocità di elaborazione.

Per migliorare le prestazioni mentali legate alla stanchezza passeggera

In quanto pianta adattogena, il ginseng brasiliano può aiutare l'organismo a far fronte a un calo di tono e a una stanchezza passeggera, migliorando così le capacità mentali. Tuttavia, mancano studi clinici sull'impatto di un'integrazione con ginseng brasiliano sulle prestazioni cognitive.

Per potenziare le prestazioni

Gli studi suggeriscono che negli studenti in buona salute la somministrazione di una dose di Ginkgo Biloba migliorerebbe le prestazioni a breve termine durante lo svolgimento di compiti che richiedono attenzione e memoria.

Nei disturbi cognitivi legati all'invecchiamento e/o alla demenza

Una meta-analisi condotta alcuni anni fa riporta che il Ginkgo biloba è più efficace di un placebo nel migliorare le funzioni cognitive in persone affette da Alzheimer o demenza vascolare. Qualche anno dopo, un'altra meta-analisi ha suggerito che il Ginkgo assunto per 22-26 settimane è in grado di rallentare il declino cognitivo nelle persone con disturbi cognitivi o demenza, in particolare in quelle con sintomi neuropsichiatrici. Altri studi hanno concluso che il ginkgo ha un effetto benefico sulla demenza e nel trattamento del morbo di Alzheimer, dove è in grado di aumentare l'efficacia della terapia farmacologica.

Per potenziare le prestazioni o in caso di disturbi cognitivi lievi

Nelle persone con lievi disturbi cognitivi, l'integrazione con 300 mg di ashwagandha due volte al giorno ha migliorato la memoria, le funzioni esecutive, l'attenzione e la velocità di elaborazione delle informazioni. Effetti benefici sono stati riportati anche in persone affette da disturbi bipolari. I ricercatori hanno testato l'effetto di una singola dose di 400 mg di ashwagandha su volontari sani: hanno concluso che una singola dose di ashwagandha migliora l'attenzione e la memoria a breve termine nelle ore successive all'assunzione.

Per il suo ruolo essenziale nella salute del cervello e delle funzioni cognitive

Il magnesio è un minerale essenziale per il sistema nervoso: contribuisce in particolare alla trasmissione nervosa e alla coordinazione neuromuscolare. Una carenza di magnesio è associata a un'infiammazione a livello cerebrale (neuroinfiammazione), a sua volta implicata nelle malattie neurodegenerative. Inoltre, alcuni ricercatori suggeriscono che una carenza di magnesio potrebbe costituire un fattore di rischio per il morbo di Alzheimer.

Studi epidemiologici riportano che le persone con un apporto più elevato di magnesio hanno un volume cerebrale maggiore e meno lesioni a livello della sostanza bianca, indice di una migliore salute cerebrale, e ottengono anche risultati migliori nei test cognitivi. Allo stesso modo, i ricercatori hanno dimostrato che le persone con lievi disturbi cognitivi hanno una concentrazione di magnesio nel sangue inferiore rispetto alle persone che non presentano deficit cognitivi. Un integratore alimentare a base di magnesio può aiutare a colmare il fabbisogno e a mantenere una buona salute cerebrale.

Pesantezza, gonfiore, transito intestinale difficile... il nostro intestino può essere all'origine di un certo disagio. Spesso è coinvolto uno squilibrio del microbiota intestinale. Gli integratori alimentari possono aiutare a trattare i problemi riscontrati.

Per migliorare la composizione del microbiota intestinale

Il chaga è tradizionalmente utilizzato per la salute gastrointestinale. Infatti, come altri funghi, il chaga contiene polisaccaridi benefici per il microbiota intestinale.

Gli studi scientifici confermano questo utilizzo. Il chaga ha un effetto benefico sulla funzione di barriera dell'intestino quando questa è alterata, come nel diabete di tipo 2, e agirebbe anche sulla composizione e la diversità del microbiota intestinale, secondo i risultati di uno studio condotto su topi affetti da pancreatite cronica. Grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, il chaga avrebbe anche un ruolo benefico nelle malattie infiammatorie intestinali.

Per ridurre il gonfiore e i gas

Il carbone attivo favorisce il benessere digestivo riducendo il gonfiore causato dall'accumulo di gas intestinali. Il carbone attivo agisce attraverso un fenomeno di adsorbimento legato alla sua porosità. Il carbone attivo riduce la formazione di gas intestinali, in particolare dopo i pasti che ne favoriscono la produzione.

Per migliorare il transito intestinale

Il nopal è ricco di fibre che non vengono digerite né assorbite e hanno quindi un'azione benefica sul transito intestinale. Il nopal ha anche un effetto benefico sul microbiota intestinale.

Per favorire la densità minerale ossea

Il magnesio è un componente fondamentale delle ossa. Un maggiore apporto di magnesio aumenta la densità minerale ossea, come suggeriscono i risultati di una meta-analisi. Inoltre, la concentrazione sierica di magnesio sarebbe associata al rischio di fratture. Poiché la carenza di magnesio è molto diffusa nella popolazione, un'integrazione può aiutare a colmare il fabbisogno.

Per il suo ruolo essenziale nel fissaggio del calcio

La vitamina D è indispensabile per la salute delle ossa grazie al suo ruolo nella regolazione del metabolismo del calcio. La conseguenza più nota di una carenza di vitamina D è il rachitismo, una malattia che provoca deformazioni ossee nei bambini. Negli adulti, l'osteomalacia è una patologia ossea legata a una carenza di vitamina D, che a sua volta causa un cattivo assorbimento del calcio nelle ossa. La vitamina D viene sintetizzata dalla pelle durante l'esposizione al sole. In Italia, il rischio di carenza è maggiore dall'autunno fino alla primavera. Per conoscere il proprio livello di vitamina D, è necessario effettuare un esame del sangue.

La cataratta, la degenerazione maculare senile o il glaucoma sono disturbi oculari che possono insorgere generalmente con l'età e che causano un deterioramento della vista. Lo stress ossidativo è coinvolto in queste malattie e alcuni integratori alimentari, in particolare quelli con proprietà antiossidanti, possono fornire un aiuto interessante. Per quanto riguarda la sindrome dell'occhio secco, essa colpisce in particolare le donne, soprattutto a causa dei cambiamenti ormonali che si verificano durante la menopausa.

Per combattere lo stress ossidativo

Grazie alle sue eccezionali proprietà antiossidanti, l'astaxantina svolge un'azione benefica sulla salute degli occhi, in particolare sulla sindrome dell'occhio secco e sulla degenerazione maculare legata all'età (DMLA). Studi condotti su modelli animali suggeriscono che l'astaxantina potrebbe avere un'azione positiva sul glaucoma e sulla cataratta, ma mancano studi clinici sull'uomo.

Per essere in forma e in buona salute, è fondamentale dormire bene. Il sonno deve essere sufficiente in termini di quantità (si dovrebbero dormire tra le 7 e le 9 ore a notte) e di qualità. Ma se hai difficoltà ad addormentarti, se ti svegli più volte durante la notte o molto presto al mattino, probabilmente soffri di insonnia e forse è il momento di porvi rimedio. Puoi rivolgerti a uno specialista o provare alcuni integratori alimentari.

Per facilitare l'addormentamento

Una meta-analisi di 5 studi clinici condotti su 400 partecipanti riporta che l'integrazione con ashwagandha ha un effetto benefico sul sonno, in particolare sul tempo necessario per addormentarsi e sulla durata del sonno. I risultati sono ancora più significativi negli adulti che soffrivano di insonnia all'inizio dello studio e con dosi di almeno 600 mg/giorno per 8 settimane.

Per colmare una carenza e migliorare la qualità del sonno

Studi osservazionali riportano un'associazione tra lo stato del magnesio e la qualità del sonno (tempo di addormentamento, durata del sonno, sonnolenza durante il giorno...). Tuttavia, le conclusioni degli studi clinici differiscono ed è necessario effettuare ulteriori studi per giungere a una conclusione definitiva.

Lo stress, quando è occasionale, è una reazione normale dell'organismo di fronte a un pericolo. Ma quando diventa cronico, non solo altera la qualità della vita, ma è anche un fattore di rischio per numerose malattie. È quindi essenziale imparare a gestire lo stress e aiutare l'organismo ad affrontarlo, in particolare con integratori alimentari.

Per colmare il deficit legato allo stress

Lo stress favorisce la carenza di magnesio inducendo un aumento dell'escrezione urinaria del minerale e la carenza di magnesio può aumentare la sensibilità allo stress. Si tratta di un circolo vizioso che può essere interrotto con un'integrazione di magnesio. Studi epidemiologici riportano che le persone con livelli di magnesio più bassi si sentono più stressate. Lo stress è spesso accompagnato da ansia, che può essere ridotta assumendo magnesio sotto forma di integratore alimentare. Il magnesio agisce in particolare riducendo il cortisolo, un marker dello stress.

Per aumentare la resistenza dell'organismo allo stress

Il ginseng brasiliano o Gomphréna è una pianta adattogena che conferisce all'organismo la capacità di combattere lo stress.

Per aumentare la resistenza dell'organismo allo stress

L'ashwagandha è una pianta adattogena: ha la capacità di aiutare il nostro organismo a combattere lo stress, come confermato da una meta-analisi che ha riunito diversi studi clinici e 1002 partecipanti, in cui l'integrazione con ashwagandha ha permesso di ridurre sia l'ansia che il livello di stress.