Astaxantina BIO - 30 capsule - Integratore alimentare

La luce naturale del sole viene sfruttata il più possibile per favorire la crescita delle alghe, grazie a tetti in vetro. Il calore e l'elettricità necessari sono forniti da fonti rinnovabili. Le alghe vengono coltivate utilizzando acqua di montagna di elevata purezza proveniente da una fonte locale regolarmente monitorata. L'acqua viene filtrata e riciclata dopo il ciclo di produzione delle alghe. I ceppi di microalghe utilizzati non sono geneticamente modificati. Le alghe attraversano naturalmente una fase di crescita, in cui sono di colore verde, e poi la fase "rossa", in cui producono la preziosa molecola astaxantina, che conferisce loro un colore rosso intenso. Le alghe vengono poi filtrate ed essiccate e la biomassa ottenuta viene estratta con CO2 supercritica per ottenere un'oleoresina concentrata in astaxantina.

Che cos'è l'astaxantina?

L'astaxantina è una molecola della famiglia dei carotenoidi, pigmenti vegetali noti per i loro colori intensi e le loro proprietà antiossidanti; in particolare, appartiene al sottogruppo delle xantofille, insieme alla luteina e alla zeaxantina. A differenza dei caroteni, le xantofille come l'astaxantina non sono precursori della vitamina A, per cui non vi è alcun rischio di sovradosaggio di tale vitamina. L'astaxantina è ampiamente conosciuta per il suo potente effetto antiossidante, che si dice sia fino a 6 volte superiore a quello del betacarotene e 1000 volte superiore a quello della vitamina E! Inoltre, ha il vantaggio di non diventare mai pro-ossidante, a differenza della vitamina E, ad esempio, che può diventare pro-ossidante in dosi elevate.

L'astaxantina si trova naturalmente in alcuni alimenti, come il salmone, i gamberi e le aragoste, ai quali conferisce il bel colore rosa. Si trova in queste specie grazie al consumo di fitoplancton e di krill, i minuscoli crostacei da cui si estrae l'olio di krill, anch'esso apprezzato per la sua naturale ricchezza di astaxantina. L'utilizzo di astaxantina estratta da una microalga coltivata anziché dal krill ha il vantaggio di essere totalmente rispettoso degli ecosistemi marini, poiché nessuna specie viene sottratta all'ambiente. Inoltre, l'uso dell'oleoresina concentrata di Haematococcus pluvialis fornisce un apporto di astaxantina molto più elevato di quello che si otterrebbe da gamberetti o salmone.

L'astaxantina può essere ottenuta anche per via sintetica, ma la molecola viene ottenuta sotto forma di una miscela di enantiomeri (variazioni strutturali della molecola), meno efficace del puro enantiomero naturale 3S,3'S prodotto dall'Haematococcus pluvialis. Un altro metodo di produzione dell'astaxantina utilizza il lievito rosso Phaffia rhodozyma geneticamente modificato, ma anche in questo caso la forma ottenuta non è la stessa: l'enantiomero prodotto dal lievito è il 3R,3'R, meno efficace, e l'astaxantina è in forma di-esterificata, che sembra essere meno assimilata dall'organismo negli studi. L'astaxantina derivata dall'alga Haematococcus pluvialis è riconosciuta come la migliore fonte di astaxantina, che fornisce l'enantiomero 3S,3'S, più efficace, principalmente in forma monoesterificata per un assorbimento ottimale.

Poiché l'astaxantina è una molecola lipofila, solubile nei grassi, il suo assorbimento da parte dell'organismo è potenziato in presenza di lipidi. Per questo motivo, la presentazione su una base oleosa - nel nostro integratore alimentare, l'olio d'oliva BIO - è ideale per un buon assorbimento. Per ottimizzare l'assorbimento, si consiglia inoltre di assumere la capsula con un pasto contenente grassi.