Spesso definita "la vitamina del sole", la vitamina D è un ormone prodotto naturalmente nella pelle sotto l'azione dei raggi UVB dai derivati del colesterolo presenti nell'organismo. Questa vitamina liposolubile è fornita anche da alcuni alimenti, come l'olio di fegato di merluzzo, il pesce azzurro, le uova, il burro, il latte, alcuni funghi... Tuttavia, se l'esposizione alla luce solare è limitata, è difficile soddisfare il fabbisogno naturale di vitamina D con la sola dieta, a maggior ragione per i vegetariani e i vegani.
I rischi di carenza di vitamina D sono particolarmente elevati nei seguenti casi: tra ottobre e marzonella Francia continentale
persone che si espongono poco al sole o solo con indumenti coprenti o protezioni solari ad alto SPF. Va notato che l'esposizione al sole dietro un finestrino dell'auto o una finestra di casa non "conta", in quanto questi vetri filtrano gli UVB che consentono la sintesi della vitamina D.
persone con la pelle nera o scura se vivono in latitudini poco soleggiate, in quanto la melanina della pelle agisce da filtro UV.
persone anziane
persone in forte sovrappeso
persone che soffrono di alcune malattie, come l'insufficienza renale o l'ostruzione dei dotti biliari.
La vitamina D esiste in diverse forme, tra cui l'ergocalciferolo (vitamina D2), presente soprattutto nelle piante, e il colecalciferolo (vitamina D3), presente nei prodotti animali, ma anche in alcuni licheni e alghe. La vitamina D3 è la forma naturalmente prodotta dalla pelle ed è anche la più facile di assunzione. La vitamina D3 è più stabile e meglio assimilabile della vitamina D2 essendo anche la forma bioattiva. La vitamina D2 non è considerata una fonte affidabile di vitamina D per l'assunzione. Negli integratori alimentari, la vitamina D3 è spesso sintetica o di origine animale (derivata dalla lanolina di pecora), ma ora esistono vitamine D3 derivate da licheni o alghe, come quella che ti proponiamo, per offrirti un integratore alimentare al 100% naturale e vegano.
Nell'organismo, il colecalciferolo (vitamina D3) viene trasformato nel fegato in un composto chiamato 25-idrossivitamina D3, che serve come una sorta di riserva attiva per questo ormone. Questo composto viene poi trasformato nella sua forma attiva, 1,25-diidrossivitamina D3, principalmente nei reni. Questa forma si diffonde nell'organismo e agisce come un ormone in diversi meccanismi fisiologici, in particolare nell'intestino, dove aumenta l'assorbimento del calcio, nel sistema nervoso centrale, dove svolge una funzione protettiva, e nell'epidermide, dove contribuisce a mantenere l'integrità dei tessuti.
La vitamina D è essenziale per mantenere l'equilibrio fosfocalcico dell'organismo, contribuendo a garantire la qualità del tessuto osseo e muscolare. Essa contribuisce alla normale crescita ossea nei bambini, assicura la normale mineralizzazione di ossa, cartilagini e denti aiutando a prevenire l'osteoporosi, soprattutto nelle donne in post-menopausa. La vitamina D è importante anche per rafforzare il sistema immunitario. La carenza di vitamina D è causa di rachitismo, disturbi ossei e muscolari e aumento del rischio di fratture. La mancanza di vitamina D è stata anche correlata da alcuni studi a una maggiore incidenza di varie patologie. Si discute molto sulla quantità ideale di vitamina D da assumere con gli integratori. In Europa, la dose giornaliera di riferimento di vitamina D è di 15 μg al giorno (o 600 UI) per un adulto, ma gli esperti concordano sul fatto che questa dose non è sufficiente a coprire il fabbisogno della maggior parte delle persone in assenza di una sufficiente esposizione al sole. È inoltre importante evitare un sovradosaggio, poiché questa vitamina viene immagazzinata nei grassi e quindi si accumula nell'organismo. Molti studi concordano sul fatto che l'integrazione di vitamina D3 a 50 μg al giorno (o 2000 UI) sia ottimale per gli adulti.
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