I funghi sulla pelle compaiono quando microrganismi normalmente innocui trovano condizioni favorevoli per proliferare, come caldo, umidità o abbassamento delle difese immunitarie. Questi squilibri possono provocare arrossamenti, prurito o macchie cutanee di varia forma e colore.
Funghi della pelle: tutto quello che c’è da sapere
Quando pensiamo ai funghi, immaginiamo subito quelli che crescono nei boschi: eppure alcuni vivono ogni giorno sulla nostra cute. I funghi della pelle rappresentano un disturbo molto comune e possono colpire chiunque, indipendentemente da età, sesso o etnia, in qualsiasi momento dell’anno. Le infezioni si manifestano spesso con sintomi fastidiosi come prurito, arrossamento e desquamazione, che causano non solo disagio fisico, ma anche un impatto estetico. Proprio per questo, è importante non ignorarne i segnali: riconoscerli tempestivamente permette di intervenire in modo mirato ed efficace. Dietro questi piccoli disturbi si nasconde un mondo microscopico sorprendente: scoprire come i funghi interagiscono con la nostra pelle ti aiuterà a capire davvero come mantenerla sana e protetta.

Che cosa sono esattamente i funghi della pelle?
Definizione e manifestazioni cutanee
La nostra pelle non è sterile, bensì è abitata da milioni di microrganismi che, nell’insieme, formano il microbiota cutaneo. Si calcola che nell’adulto siano presenti circa un milionecutaneo ha funzioni importantissime e, quando è in uno stato di equilibrio, si può considerare come un ecosistema di microrganismi per cm2 di cute. Il microbiota vivente che protegge la pelle e contribuisce alla sua salute e bellezza. I microrganismi presenti nel microbiota sono funghi, batteri, virus e acari, vediamo in breve le differenze.
Funghi: sono degli eucarioti, cioè formati da cellule complesse con nucleo. Si distinguono in lieviti, unicellulari, e muffe, pluricellulari. Si nutrono di cheratina, lipidi o residui organici. Es.: Malassezia, Candida, Tinea.
Batteri: sono procarioti, ovvero cellule senza nucleo definito. Molti sono commensali o benefici (es. Staphylococcus epidermidis), altri potenzialmente patogeni (es. Staphylococcus aureus).
Virus: non sono costituiti da cellule ma solo da materiale genetico (DNA o RNA) e involucro proteico. Sopravvivono e si replicano solo dentro cellule ospiti.
Acari: sono organismi pluricellulari (artropodi microscopici). Non sono microbi in senso stretto, ma parassiti cutanei (es. Demodex folliculorum nei follicoli piliferi).
Con il termine “funghi della pelle” si indicano le infezioni cutanee causate da microrganismi fungini e possono comparire nello strato più superficiale della pelle e talvolta anche su unghie e cuoio capelluto. I sintomi più comuni comprendono arrossamenti localizzati, prurito, desquamazione e comparsa di macchie dalla forma irregolare.
Tipologie principali
Alcune delle forme più comuni di funghi della pelle derivano da microrganismi che fanno parte del microbiota cutaneo in condizioni normali, ma diventano problematici solo quando trovano un ambiente favorevole a proliferare come Candida o Malassezia. Altre, come la Tinea, è causata da dermatofiti non presenti nel microbiota cutaneo e considerati patogeni provenienti dall’ambiente esterno.
Candida spp: presente in piccole quantità sulla pelle e nelle mucose, è normalmente innocua ma può crescere e dare origine a infezioni chiamate candidosi. Colpisce soprattutto zone umide e pieghe cutanee come sotto al seno, inguine, ascelle, spazi tra le dita. Sintomi tipici: arrossamento, prurito intenso, screpolature e talvolta secrezioni biancastre.
Malassezia spp: lievito lipidodipendente che vive naturalmente sulla pelle, soprattutto nelle zone ricche di ghiandole sebacee (cuoio capelluto, torace, schiena). In equilibrio non causa problemi, ma se prolifera può provocare pityriasi versicolor che si manifesta con chiazze irregolari più chiare o più scure rispetto alla pelle circostante, spesso sul tronco e sulle spalle. Non sempre dà prurito, ma altera l’uniformità del colorito cutaneo.
Tinea (o dermatofitosi): infezione causata da dermatofiti che, a differenza dei due precedenti, non fanno parte del microbiota cutaneo ma sono presenti nell’ambiente. Può colpire pelle (tinea corporis), cuoio capelluto (tinea capitis) e unghie (onicomicosi). Sulla pelle si manifesta con macchie rotonde a bordo netto, spesso pruriginose e desquamanti. Nel cuoio capelluto si presenta con desquamazione (forfora) e prurito. Le unghie, in caso di onicomicosi, cambiano colore, diventando gialle, biancastre o marroni, si ispessiscono, si sfaldano facilmente e possono deformarsi o sollevarsi dal letto ungueale; talvolta provocano prurito, bruciore o un odore sgradevole, e in genere si sviluppano lentamente, rendendo difficile accorgersi subito dell’infezione.
Perché compaiono?
Cause ambientali e condizioni favorevoli
Il caldo, l’umidità ambientale e la sudorazione abbondante creano un terreno ideale per la proliferazione dei funghi. Palestre, piscine e spogliatoi sono ambienti in cui il rischio di contagio aumenta.
Igiene personale e fattori comportamentali
Scarsa igiene, utilizzo di asciugamani o calzature condivise e abiti troppo stretti possono favorire le infezioni fungine. Anche il mancato ricambio dei calzini o delle scarpe dopo attività sportiva contribuisce alla comparsa del problema.
Alterazioni della barriera cutanea
Quando la barriera cutanea è più debole, ad esempio in caso di secchezza severa, presenza di microlesioni, terapie farmacologiche o utilizzo di detergenti troppo aggressivi diventa molto più vulnerabile ed esposta all’attacco dei microrganismi fungini.
Abbassamento delle difese immunitarie
Quando il sistema immunitario è debole, come in caso di stress, presenza di patologie, terapie farmacologiche, etc., diminuiscono anche le difese cutanee ed è più facile che si manifestino infezioni fungine.
Quali sono i sintomi associati?
Capire se si tratta di un fungo della pelle non è sempre immediato, perché alcune manifestazioni possono somigliare a dermatiti o allergie cutanee. In generale, ci sono alcuni segnali che aiutano a riconoscerli:
Prurito persistente: uno dei segnali più comuni, spesso peggiora con il calore e la sudorazione
Arrossamenti localizzati: zone della pelle diventano più rosse e sensibili
Desquamazione: la pelle può apparire secca e con piccole squame biancastre
Macchie cutanee con bordi netti: chiare, scure o rossastre, spesso rotondeggianti o ad anello, più evidenti ai margini e più chiare al centro
Fissurazioni e screpolature: tipiche tra le dita dei piedi nel piede d’atleta
Diffusione graduale: le lesioni tendono ad allargarsi o a moltiplicarsi col tempo
Localizzazione tipica: pieghe cutanee, piedi, inguine, unghie, tronco e cuoio capelluto sono aree frequenti.
Quali sono le soluzioni naturali per alleviare i sintomi?

Sapone di Aleppo: autentico e naturale, questo vero sapone di Aleppo è stato creato in Siria da un maestro saponiere di Aleppo secondo il metodo tradizionale in un calderone di rame, poi essiccato per almeno 9 mesi. Ricco al 25% di olio di bacche di Alloro purificante e lenitivo, questo sapone superfondente è noto per i suoi benefici sulle pelli con disequilibri microbici. È molto ben tollerato dalla pelle sensibile e reattiva ed è ideale per tutti i tipi di pelle nella cura quotidiana.

Bicarbonato di sodio: è un regolatore di pH alcalino, è utile in caso di infezioni da Candida, tipo il piede d'atleta, poichè questo lievito ama le condizioni cutanee di acidità. Un pediluvio con bicarbonato contrasta l'eccessiva acidità e di conseguenza anche lo sviluppo della Candida.

Olio di Cocco: grazie all'acido grasso laurico a 12 atomi di carbonio, aiuta a creare un ambiente sfavorevole alla crescita dei funghi. È molto studiato in dermatologia e cosmetologia per le sue proprietà antimicrobiche e antifungine. Si può utilizzare anche puro sulla pelle.

Idrolato di Rosmarino: per la sua azione purificante è molto utile in caso di forfora (Tinea capitis), si può utilizzare puro sul cuoio capelluto frizionandolo dopo aver lavato e asciugato i capelli. Ricordati di conservalo in frigorifero.
Idrolato di Cedro dell'Atlante: per le sue proprità purificanti, questo idrolato è noto per la preparazione di trattamenti per il cuoio capelluto, soprattutto in caso di perdita di capelli e forfora (Tinea capitis). Ricordati di conservalo in frigorifero.
Come prevenire i funghi della pelle?
Oltre ai consigli sugli abiti traspiranti in fibre naturali e gli scambi di oggetti personali da evitare, rispetta le regole d'igiene:
1. Mantenere una buona igiene personale, lavando e asciugando accuratamente la pelle, in particolare le pieghe cutanee. Utilizza la crema detergente Cocco e Karitè per viso e corpo. La sua formula 100% naturale combina il burro di Karité liporestitutivo, l'olio di Cocco nutriente e l'Aloe vera lenitiva, per lasciare la pelle perfettamente pulita, morbida, elastica e idratata. Privo di profumo, questo detergente rispetta il pH fisiologico ed è adatto a tutti i tipi di pelle.

2. In caso di eccessiva sudorazione o in presenza di clima caldo-umido, puoi applicare un velo di Argilla bianca (caolino) sulla pelle, solo se è integra e non screpolata. Utilizzala dopo aver deterso e asciugato la pelle: grazie alla sua capacità assorbente riduce l'umidità dell'ambiente e contrasta lo sviluppo dei funghi.
Precauzioni d’uso
La presenza dei sintomi descritti può indicare una infezione fungina in atto. Se i sintomi persistono più di una settimana o peggiorano nonostante buona igiene personale e trattamenti base, è consigliata una visita dermatologica per confermare la diagnosi ed identificare il tipo di fungo in modo da associare un trattamento farmacologico adeguato.
Consiglio dell’esperto
La prevenzione è il primo passo fondamentale: mantenere la pelle asciutta e pulita riduce notevolmente il rischio di infezioni fungine. Se noti sintomi persistenti, non trascurarli, un trattamento precoce è sempre più efficace.
Per saperne di più

Perché escono i funghi sul corpo?

Perché escono i funghi sul corpo?

Perché escono i funghi sul corpo?

È possibile averli anche in inverno?

È possibile averli anche in inverno?

È possibile averli anche in inverno?
Sì, le micosi possono comparire anche nei mesi freddi. In inverno, infatti, l’uso di abiti pesanti e poco traspiranti, insieme alla sudorazione, crea ambienti umidi che favoriscono la proliferazione dei funghi, soprattutto nelle pieghe cutanee e nei piedi.

Sono contagiosi?

Sono contagiosi?

Sono contagiosi?
L’infezione da Malassezia non è contagiosa mentre quella da Candida e soprattutto da Tigna lo sono. Si trasmettono tramite contatto diretto con una persona infetta o indiretto attraverso superfici contaminate, come asciugamani, scarpe o pavimenti di spogliatoi e piscine.

Qual è la differenza tra micosi cutanea e micosi delle unghie?

Qual è la differenza tra micosi cutanea e micosi delle unghie?

Qual è la differenza tra micosi cutanea e micosi delle unghie?
La micosi cutanea interessa la pelle e si manifesta con prurito, arrossamento e desquamazione, mentre la micosi delle unghie (onicomicosi) colpisce la lamina ungueale, che cambia colore, si ispessisce e può deformarsi. Entrambe sono causate da funghi, ma richiedono approcci terapeutici diversi.
Zoom sulla nostra redattrice specializzata Giulia Penazzi

Giulia Penazzi è cosmetologa, formulatrice, e autrice di 8 libri di cosmesi. È docente di dermocosmesi per numerosi corsi professionali teorici e pratici di formulazione cosmetica e insegna al Master di II Livello Cosmast dell’Università di Ferrara.
Bibliographie
1
Bertelli, G. (2022). Funghi della Pelle (Micosi Cutanee):
cosa sono, come si prendono e cure. My-Personal Trainer
2
Funghi della pelle.
Topdoctors (2024)
3
Flevari A, Theodorakopoulou M, Velegraki A, Armaganidis A, Dimopoulos G. (2013).
Treatment of invasive candidiasis in the elderly: a review. Clin Interv Aging. 8:1199-208.