Body positivity: molto più di una tendenza social

Viviamo in un’epoca in cui l’immagine corporea è ovunque: filtri, post patinati, standard estetici in continua evoluzione. In mezzo a tutto questo, sentirsi a proprio agio nel proprio corpo sembra quasi un atto di ribellione. Eppure, dovrebbe essere la normalità. La body positivity nasce da un bisogno profondo e collettivo: riconoscere che ogni corpo, in tutte le sue forme, è degno di rispetto e amore. Non è solo una tendenza social, ma una vera rivoluzione del pensiero, che celebra la diversità e sfida i modelli irrealistici di bellezza. Scopriamo insieme le radici, i significati e l’evoluzione di questo movimento che parla di libertà, accettazione e benessere autentico.

Di Simona Arminio
Pubblicato il 11/06/2025 Tempo di lettura: +4 min.

Che cos’è la body positivity?

La body positivity è un movimento che promuove l'accettazione e il rispetto di tutti i corpi, indipendentemente da forma, taglia, età o caratteristiche fisiche. Nasce per contrastare gli standard estetici irrealistici e valorizzare la diversità, invitando a vivere il corpo con gentilezza e libertà. Significa riconoscere valore a ogni corpo, indipendentemente da taglia, forma, colore della pelle, genere, età, segni o cambiamenti legati al tempo.

Perché è nata la body positivity?

La body positivity nasce negli Stati Uniti negli anni Sessanta come forma di risposta a esclusioni, giudizi e discriminazioni verso i corpi considerati “non conformi”. Un movimento nato dal basso, che ha trovato nuova linfa nei social, dove milioni di persone hanno iniziato a raccontarsi con autenticità. È una risposta culturale e collettiva che parla di libertà: la libertà di esistere nel proprio corpo, senza vergogna. Scopriamo insieme quali sono i fattori che hanno reso questo movimento così essenziale, oggi più che mai.

Il bisogno di accettazione del proprio corpo

In una società che spesso promuove ideali estetici irraggiungibili, molte persone si sono sentite escluse o inadeguate. La body positivity è emersa come una risposta a questa pressione, offrendo uno spazio dove ogni corpo è riconosciuto e valorizzato. Questo movimento ha incoraggiato l'autoaccettazione, sottolineando l'importanza di apprezzare il proprio corpo per ciò che è, piuttosto che per come appare.

Reagire al body shaming

Il body shaming, ovvero la derisione o critica del corpo altrui, può avere effetti profondi sull'autostima e sul benessere psicologico. La body positivity si è sviluppata anche come reazione a queste dinamiche, promuovendo una cultura del rispetto e dell'empatia. Attraverso la condivisione di esperienze e storie personali, il movimento ha contribuito a sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza di trattare ogni individuo con dignità, indipendentemente dall'aspetto fisico.

L’importanza di essere visibili e riconosciuti

La mancanza di rappresentazione di diverse tipologie di corpi nei media ha contribuito a consolidare standard di bellezza limitati. La body positivity ha sottolineato l'importanza di una rappresentazione inclusiva, dove persone di diverse forme, taglie, etnie e abilità siano visibili e celebrate. Questo approccio educativo ha permesso a molti di riconoscersi nei media, favorendo un senso di appartenenza e normalizzando la diversità corporea.

Un linguaggio nuovo per dare potere alle persone

Le parole che utilizziamo influenzano profondamente la percezione di noi stessi e degli altri. La body positivity ha promosso l'adozione di un linguaggio più inclusivo e rispettoso, evitando termini che possano stigmatizzare o ridurre le persone alla loro apparenza fisica. Questo cambiamento linguistico ha contribuito a creare ambienti più accoglienti, dove ogni individuo si sente valorizzato e compreso.

Quali sono i benefici del body positive?

  • Rafforza l’autostima e il benessere personale: sapere che non esiste un solo modo “giusto” di avere un corpo aiuta a costruire una sicurezza più solida, anche nei gesti quotidiani: scegliere un capo che ci fa sentire bene, affrontare uno specchio con meno rigidità, prendersi cura della pelle per sé, non per compiacere.

  • Favorisce l’autoaccettazione e la libertà di espressione: sostenuta dalla filosofia della body positivity, l’autoaccettazione ci libera da modelli rigidi e ci permette di sperimentare: un profumo che ci rappresenta, un rituale serale che ci calma, una postura che ci fa sentire presenti nel corpo.

  • Aiuta a costruire una relazione più sana con il proprio corpo: invece di controllarlo o giudicarlo, si impara ad ascoltarlo: con una camminata quando serve movimento, con una pausa quando serve silenzio, con gesti di cura semplici e sensoriali che lo accolgono così com’è. Anche il movimento, praticato in modo sereno e senza pressioni, può diventare un alleato prezioso per ritrovare equilibrio e presenza.

  • Contrasta il body shaming e le sue conseguenze psicologiche: parlare con rispetto del corpo, proprio e altrui, contribuisce a creare un ambiente più accogliente, nella vita di tutti i giorni come nelle relazioni online. Anche i gesti più semplici, un abbraccio sincero, una carezza, uno sguardo gentile, possono restituire fiducia e presenza. A volte, basta un gesto o una frase detta con sincerità per far sentire qualcuno davvero visto.

  • Riduce l’ansia legata all’immagine corporea: seguendo i principi della body positivity, accettare che il corpo non debba essere perfetto per meritare attenzione può alleggerire molti momenti critici: quando ci si guarda allo specchio, quando si sceglie un vestito, quando ci si dedica a un gesto di cura senza aspettative.

  • Promuove un approccio più equilibrato alla bellezza e al benessere: restituire valore ai piccoli rituali – un olio sulla pelle dopo la doccia, una tisana sorseggiata con lentezza, un massaggio al viso prima di dormire – aiuta a riportare la bellezza in un territorio più intimo, essenziale, in sintonia con i propri ritmi. Anche prestare attenzione a come nutriamo il nostro corpo fa parte di questa visione: l’alimentazione ha un ruolo importante non solo per la salute fisica, ma anche per l’equilibrio emotivo e mentale.

Frasi di body positivity da ricordare ogni giorno

A volte, basta una frase gentile per cambiare lo sguardo su sé stessə. Ecco alcune affermazioni da usare come mantra quotidiani, per coltivare un rapporto più autentico con il proprio corpo:

“Il mio valore non dipende da come appaio”

“Ogni parte del mio corpo racconta la mia storia”

“Non devo somigliare a nessuno per sentirmi in pace con me stessə”

“Il mio corpo cambia, ed è normale che sia così”

“La mia bellezza è nella mia unicità”

“Oggi scelgo di essere più gentile con me stessə”

Puoi scriverle su un post-it, ripeterle al mattino o trasformarle in rituali di benessere davanti allo specchio. L’accettazione comincia da parole nuove.

Accettazione di sé e beauty routine: possono coesistere?

Assolutamente sì. Prendersi cura di sé, in un’ottica di body positivity, non significa rincorrere un ideale estetico, ma rispondere in modo concreto alle esigenze della propria pelle e del proprio ritmo. Una routine essenziale, costruita su gesti misurati e formulazioni naturali, può diventare un vero momento di ascolto quotidiano. Scegliere formule semplici, prive di ingredienti superflui, nell’ottica del beauty minimalism permette di valorizzare la pelle senza sovraccaricarla. Un idrolato per tonificare, un olio vegetale per nutrire, una crema leggera per idratare: pochi passaggi mirati che rispondono a ciò di cui si ha davvero bisogno. Inserire questi rituali nella quotidianità aiuta a costruire un rapporto più stabile e gentile con il proprio corpo. Non si tratta di trasformare, ma di riconoscere: un approccio consapevole e avvolgente, ispirato allo spirito hygge e alla bellezza che fa sentire bene. Soprattutto nei momenti di affaticamento mentale o di burn-out, ritagliarsi uno spazio lento e personale può diventare una risorsa preziosa per ritrovare equilibrio.

Dalla body positivity alla body neutrality: una nuova fase?

Accettare il proprio corpo richiede tempo, consapevolezza e un dialogo continuo con sé stessə. Se la body positivity ha aperto la strada a una bellezza più autentica e inclusiva, oggi molte persone cercano un modo più tranquillo, meno giudicante, di abitare il proprio corpo. È da questa esigenza che nasce la body neutrality. Ma qual è la differenza tra body positivity vs body neutrality? Entrambe promuovono l’accettazione, ma con sfumature diverse. La prima incoraggia a celebrare il corpo così com’è; la seconda invita a viverlo con naturalezza, senza pressioni né aspettative. Per comprendere davvero questo cambiamento, esploriamo insieme come si trasformano lo sguardo, la presenza e il rapporto quotidiano con sé stessi.

Uno sguardo più gentile: dal controllo all’ascolto

La body positivity ci ha aiutato a liberare lo sguardo da modelli rigidi, incoraggiandoci a riconoscere il valore di ogni corpo. La body neutrality aggiunge un passo in più: ci propone di lasciare andare il controllo sull’aspetto fisico, per tornare a sentirci, più che a osservarci. Invece di chiedersi “come appaio?”, ci si chiede “come sto?”. Questo cambio di prospettiva rafforza il senso di fiducia in sé, anche nei giorni meno facili.

Vivere il corpo con naturalezza

A volte non serve forzarsi ad avere un rapporto perfetto con la propria immagine. La body neutrality ci ricorda che possiamo semplicemente esserci, anche quando non ci sentiamo al meglio. È un invito a rallentare, ad accogliere ciò che sentiamo senza giudicarlo, e a lasciarci spazio. Se la body positivity ha incoraggiato la visibilità e l’accettazione, la body neutrality ci accompagna verso una relazione più stabile, che sostiene anche il nostro equilibrio emotivo nel quotidiano.

Ritrovare il proprio ritmo tra corpo e mente

Prendersi cura di sé non è un gesto estetico, ma una forma di ascolto. La body neutrality si riflette anche in piccoli rituali quotidiani: un bagno caldo, un olio che coccola la pelle, una pausa di quiete. Anche pratiche come la respirazione profonda o la meditazione aiutano a riconnettere corpo e mente, offrendo un terreno fertile per ritrovare calma ed equilibrio, senza dover dimostrare nulla a nessuno.

Confrontarsi non aiuta: ogni corpo ha il suo valore

In un mondo che tende a misurare tutto, anche il nostro aspetto, scegliere di non confrontarsi è un atto di libertà. Ogni corpo evolve, cambia, si trasforma. E questo è naturale. Accogliere i cambiamenti del corpo, come l’accettazione dei capelli bianchi, può diventare un gesto di libertà: smettere di uniformarsi a un modello e iniziare a valorizzare la propria storia. La body positivity ci invita proprio a questo: uscire dalla logica del paragone e ritrovare uno sguardo più gentile verso noi stessə. Non serve somigliare a nessuno per essere meritevoli di rispetto e amore. Segui il tuo ritmo, onora la tua unicità e lascia che il tuo benessere parli con la sua voce autentica.

Consiglio dell’esperto

Accogliere il proprio corpo è un esercizio quotidiano di consapevolezza. Non si tratta di piacersi sempre, ma di creare uno spazio sicuro dove poter essere sé stessə, con rispetto e gentilezza. I piccoli gesti, dalla skincare naturale a un massaggio al viso, possono diventare momenti preziosi di riconnessione con sé.

Per saperne di più

Perché è così difficile accettare il proprio corpo?

Viviamo in una cultura che promuove modelli estetici irrealistici e spesso ci insegna a giudicarci. L’autocritica diventa un’abitudine. Accettare il proprio corpo richiede tempo e consapevolezza: è un atto rivoluzionario che parte dal rispetto, non dalla perfezione. Prendersi cura di sé con rituali naturali può aiutare a ritrovare armonia.

Body shaming esempi: come si manifesta nella vita quotidiana?

Il body shaming può assumere forme sottili o palesi: dai commenti sull’aumento di peso, alle battute sul corpo altrui, fino alla pressione a “migliorare” l’aspetto. Anche il silenzio o lo sguardo giudicante possono ferire. Riconoscerli è il primo passo per interrompere queste dinamiche e costruire rispetto.

Cos’è la body neutrality?

La body neutrality è un approccio che invita a considerare il corpo per ciò che fa, non per come appare. Non impone di amarsi ogni giorno, ma di ridurre l’impatto estetico nella propria autostima. È utile per chi vive momenti di conflitto con l’immagine corporea e cerca una via più equilibrata.

Zoom sulla nostra redattrice specializzata Simona Arminio

Dalla passione per la bellezza naturale alla vita in Provenza, il percorso di Simona è stato guidato dalla ricerca di un benessere autentico.

Laureata in discipline umanistiche a Padova e con una lunga esperienza nel web copywriting, oggi condivide le sue conoscenze sulla cura di sé, ispirando chi desidera soluzioni semplici e naturali.

Bibliografia

1

Brioschi L. (2020, De Agostini) Noi siamo luce.

La forza, la libertà e la bellezza del pensiero Body Positive.

2

Dick E.L. (2021, Familius) Body Positive:

A Guide to Loving Your Body.

3

Gancitano M. (2022, Einaudi) Specchio delle mie brame.

La prigione della bellezza.

4

Taylor S.R., Oluo I. (2021, Berrett-Koehler Publishers) The Body is not an Apology,

second edition: The Power of Radical Self-Love.

5

Todaro C. (2022, Intrecci Edizioni) Oltre lo shaming:

Instagram e la body positivity.