Il carbonato di sodio è noto fin dall'antichità ed esiste allo stato naturale con il nome di "natron" nei giacimenti fossili o nei laghi salati. Era ampiamente utilizzato nell'antico Egitto come detergente multiuso e nel processo di mummificazione. Oggi il carbonato di sodio viene estratto da giacimenti naturali di sale o da laghi (negli Stati Uniti, in Africa, in Russia, ecc.) oppure prodotto a partire da carbonato di calcio e sale. Questo processo utilizza ammoniaca, ma questa viene riciclata nel processo e l'unico prodotto di scarto è il cloruro di calcio, che può essere utilizzato come essiccante. Il carbonato di sodio è ampiamente utilizzato nell'industria dei detersivi e del bucato, ma anche in quella del vetro e dei metalli.
Lo proponiamo sotto forma di cristalli anidri, che sono più concentrati in principio attivo rispetto ai cristalli idrati che si trovano più facilmente. Questa polvere granulare anidra "densa" ha anche meno probabilità di agglomerarsi rispetto ai cristalli idrati ed è quindi più stabile nel tempo e più facile da maneggiare. I cristalli di soda Na2CO3 non devono essere confusi con:
Bicarbonato di sodio NaHCO3, che è meno alcalino. In un certo senso, i cristalli di soda sono il "fratello maggiore" del bicarbonato di sodio, con proprietà simili ma più potenti perché più alcaline. Attenzione: a differenza del bicarbonato, i cristalli di soda sono troppo aggressivi per l'uso cosmetico, sono riservati all'uso di pulizia domestica e bisogna indossare i guanti quando li si maneggia.
La soda caustica NaOH (che esiste in forma liquida, diluita, ma anche in polvere), è più alcalina e molto corrosiva. Dovrebbe essere riservata alla produzione di saponi "fai-da-te" nella saponificazione a freddo.
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