Acido Ialuronico: il segreto per una pelle idratata con Chiara Demarchi

La pelle perfetta esiste? Forse no, ma l’idratazione gioca un ruolo chiave nella sua salute e bellezza. Tra gli ingredienti più apprezzati nel mondo della skincare c’è sicuramente l’acido ialuronico, noto per la sua capacità di trattenere l’umidità e di rimpolpare la pelle. Ne abbiamo parlato con Chiara Demarchi, divulgatrice scientifica esperta in skincare, per scoprire tutto ciò che c’è da sapere su questo straordinario alleato della bellezza.

Di Chiara De Marchi
Aggiornato il 14/02/2025 Tempo di lettura: +4 min.

A-Z: L’acido ialuronico è davvero un alleato per la pelle? Quali sono i suoi principali benefici?

Chiara Demarchi: Assolutamente sì! L’acido ialuronico è una delle molecole più potenti per mantenere la pelle idratata, elastica e tonica. Il nostro corpo lo produce naturalmente, in particolare nella pelle, negli occhi nelle articolazioni, dove agisce come un potente agente idratante e lubrificante. Tuttavia, con l’avanzare dell’età, la sua produzione diminuisce, portando alla comparsa di rughe e perdita di volume. 

Quando applicato sulla pelle, l’acido ialuronico ha la capacità di legare una quantità d’acqua fino a 1000 volte il suo peso, rendendo la pelle più compatta e luminosa. Inoltre, stimola la produzione di collagene ed elastina, due proteine fondamentali per la struttura della pelle. Utilizzarlo quotidianamente, attraverso sieri e creme, aiuta a mantenere un aspetto giovane e sano.

Un aspetto interessante è che l’acido ialuronico non è solo un ingrediente di bellezza, ma è utilizzato anche in campo medico, ad esempio nelle infiltrazioni per le articolazioni o nei trattamenti oftalmici. Questo dimostra quanto sia versatile e prezioso per il nostro corpo. 

Dal punto di vista chimico, l’acido ialuronico è un polisaccaride della famiglia dei glicosaminoglicani (GAG). Composto da unità disaccaridiche di acido D-glucuronico e N-acetil-D-glucosammina, forma un polimero lineare di grandi dimensioni. La sua struttura lo rende capace di legare una notevole quantità di acqua, contribuendo alla sua capacità di mantenere l’elasticità e la lubrificazione in diversi tessuti come la pelle, il liquido sinoviale nelle articolazioni, e persino nell’umor vitreo degli occhi. 

Quando il corpo produce acido ialuronico, il processo è altamente controllato da un gruppo di enzimi, le ialuronico sintetasi (HAS1, HAS2, HAS3), che costruiscono le lunghe catene della molecola. La lunghezza di queste catene ha un ruolo importante: le catene più corte sono coinvolte in processi come la proliferazione cellulare, mentre quelle più lunghe hanno un effetto più statico, contribuendo alla stabilità dei tessuti. Quando l’acido ialuronico viene degradato, da un altro gruppo di enzimi chiamati ialuronidasi, si formano frammenti di dimensioni minori che aumentano la permeabilità tissutale e influenzano vari processi biologici. 

L’acido ialuronico è fondamentale anche per la riparazione dei tessuti danneggiati. In caso di lesioni, infatti, stimola la migrazione delle cellule infiammatorie, facilita la sintesi di citochine e promuove la guarigione delle ferite. 

Infine, oltre ai consueti impieghi cosmetici e terapeutici, l’acido ialuronico ha trovato applicazioni innovative anche in medicina, grazie alla sua biocompatibilità e alle sue proprietà uniche. Viene utilizzato, ad esempio, nelle terapie per la cura dell’artrosi, nella chirurgia oculare, e in trattamenti per patologie polmonari. La possibilità di applicarlo in diverse forme – come gel, creme, o anche in formulazioni per uso orale o intranasale – lo rende un valido strumento per il trattamento di una varietà di disturbi e per il mantenimento del benessere generale.

A-Z: Esistono diversi tipi di acido ialuronico? Quale è più efficace?

Sì, ci sono diversi tipi di acido ialuronico, che si distinguono per il loro peso molecolare. 

L’acido ialuronico ad alto peso molecolare forma un film protettivo sulla pelle e ne trattiene l’idratazione, mentre quello a basso peso molecolare penetra più in profondità e agisce a livello cellulare. La combinazione di entrambi è ideale per ottenere il massimo beneficio: idratazione in superficie e rimpolpamento in profondità. 

Un altro fattore da considerare è la formulazione dei prodotti. 

Un buon siero dovrebbe contenere almeno il 2% di acido ialuronico e preferibilmente essere arricchito con altri ingredienti idratanti e antiossidanti, come la vitamina C e la niacinamide, per un effetto potenziato. Ad esempio, trovo particolarmente utile l’abbinamento del Perle di Siero 100% Acido Ialuronico con 7 gocce di Siero concentrato Niacinamide 10% Rame e Zinco.

Le Perle, grazie alla loro formula concentrata, rilasciano acido ialuronico puro al 100%, che si scioglie a contatto con la pelle, garantendo un’idratazione intensa e duratura. L’abbinamento con il siero alla niacinamide aggiunge un’ulteriore azione purificante, riducendo l’aspetto dei pori e prevenendo imperfezioni. Inoltre, la combinazione di rame e zinco contribuisce a contrastare arrossamenti e macchie, mentre l’acido ialuronico mantiene la pelle compatta e rimpolpata. Questa sinergia offre un trattamento completo che idrata e perfeziona la pelle, migliorandone l’aspetto in profondità senza appesantirla.

A-Z: Quanto conta la protezione solare nella prevenzione dell’invecchiamento cutaneo?

La protezione solare è essenziale per prevenire i danni alla pelle e l’invecchiamento precoce. I raggi UV danneggiano il collagene e l’elastina, promuovendo la formazione di rughe, perdita di tonicità e macchie scure. Anche in inverno, quando il sole sembra meno intenso, i raggi UV penetrano le nuvole e possono accelerare il processo di invecchiamento. Per questo, consiglio di applicare ogni giorno una protezione solare con un SPF di almeno 30 e di abbinarla a prodotti idratanti a base di acido ialuronico per mantenere la pelle sana e protetta. Da Aroma-Zone consiglio il Latte solare minerale con SPF 30.

A-Z: Lo stress influisce sulla salute della pelle?

Purtroppo, sì. Lo stress cronico stimola la produzione di cortisolo, un ormone che indebolisce la barriera cutanea e favorisce l’infiammazione. Con il tempo, ciò può portare a disidratazione, sensibilità e accelerare la comparsa dei segni dell’invecchiamento. 

Per contrastare questi effetti, consiglio di adottare una routine skincare che includa ingredienti idratanti e lenitivi, come l’acido ialuronico e gli antiossidanti, per ridurre l’infiammazione e migliorare l’aspetto della pelle stressata.

Un’ottima combinazione per affrontare l’invecchiamento cutaneo in modo completo è la combo Beauty “In & Out”. Questa soluzione integra un integratore alimentare a base di acido ialuronico, che aiuta a mantenere l’elasticità della pelle e a combattere le rughe, con un siero concentrato di acido ialuronico 3,5% che agisce direttamente sulla pelle, garantendo un’idratazione intensa e duratura. L’unione di questi due trattamenti supporta la pelle sia dall’interno che dall’esterno, per un’azione antietà ottimale.

Inoltre, non dimenticare di includere nella tua routine quotidiana momenti di relax, come la meditazione o esercizi di respirazione profonda. Questi piccoli accorgimenti possono fare la differenza nel lungo termine.

A-Z: Il microbiota cutaneo ha un ruolo nella salute della pelle?

Sì, il microbiota cutaneo è fondamentale per mantenere la pelle in equilibrio. Questo ecosistema di microrganismi protegge la pelle dai patogeni, regola l’infiammazione e supporta la rigenerazione cellulare. Quando il microbiota è in equilibrio, la pelle è più luminosa e resistente alle aggressioni esterne. 

Per preservarlo, consiglio di utilizzare detergenti delicati, evitare prodotti aggressivi e integrare ingredienti prebiotici come l’inulina, che nutre i batteri benefici. 

Un errore comune è l’uso eccessivo di detergenti aggressivi e peeling chimici troppo frequenti, che possono alterare il microbiota e indebolire la barriera cutanea. È fondamentale trovare un equilibrio tra pulizia e protezione.

A-Z: Qual è il legame tra bellezza e benessere mentale?

La salute della pelle è un riflesso del nostro benessere interiore. Lo stress cronico, la mancanza di sonno e una cattiva alimentazione possono compromettere l’aspetto della pelle. Per questo, è importante trovare un equilibrio tra corpo e mente attraverso la meditazione, l’attività fisica e una dieta ricca di nutrienti. Integrare la skincare con uno stile di vita sano aiuta a ottenere risultati migliori e duraturi. 

L'autocura è un aspetto che non va trascurato: dedicare del tempo a sé stessi, attraverso una routine skincare rilassante, può avere effetti positivi sia sulla pelle che sullo stato d’animo.

A-Z: Ultimo consiglio per chi vuole migliorare la propria skincare routine?

Ascoltare la propria pelle! Ogni pelle è diversa, quindi è importante scegliere prodotti adatti al proprio tipo di pelle e alle proprie esigenze. Mantenere una routine costante e prendersi cura di sé stessi, dentro e fuori, farà davvero la differenza! 

Un altro consiglio è quello di variare i prodotti in base alle stagioni: in inverno, è meglio optare per creme più ricche, mentre in estate, prodotti più leggeri e freschi saranno più indicati.

Zoom sulla nostra redattrice specializzata Chiara De Marchi

Chiara De Marchi è una divulgatrice scientifica, content creator e fotografa esperta nella comunicazione medico-scientifica. Laureata in Scienze Biologiche, sta attualmente completando un percorso magistrale in Biotecnologie per la Medicina Traslazionale. Attraverso il suo lavoro, si impegna a promuovere l’educazione scientifica e a incentivare l’inclusione nelle discipline STEM, rendendo la scienza accessibile a tutti.