Il "Sangue di drago" è il nome dato alla linfa rossa degli alberi soprannominati Alberi del Drago. Questi affascinanti alberi, dall'insolito aspetto di ombrelli giganti, hanno un'eccezionale longevità e da tempo gli vengono attribuite proprietà magiche.
L'uso della linfa del Sangue di Drago risale a tempi antichi, quando veniva estratta dalla specie Dracaena cinnabari, che cresce sull'isola di Socotra nello Yemen. I Romani associavano il sangue di drago a proprietà mistiche grazie al suo colore rosso intenso e lo utilizzavano come tintura e vernice.
Dalla scoperta dell'America Latina e dell'Amazzonia, il Sangue di Drago è stato estratto principalmente dalla specie Croton lechleri, un albero di medie dimensioni presente in Perù, Colombia, Bolivia ed Ecuador, che può crescere fino a 1000 metri di altitudine. In America Latina, il Sangue di Drago è considerato un rimedio tradizionale reperibile nei mercati, che le popolazioni locali usano esternamente e internamente. In Perù, è stato soprannominato "benda liquida", in quanto viene tradizionalmente applicato sulle piaghe per arrestare il sanguinamento o per lenire punture di insetti, prurito, screpolature, ulcere venose e ustioni.
Oggi, studi scientifici sostengono le proprietà del Sangue di Drago, in particolare i suoi effetti riparatori, dovuti principalmente a un polifenolo della famiglia degli alcaloidi, la tapsina, un potente rigeneratore dermico. La linfa di Croton lechleri contiene altri polifenoli della famiglia dei tannini, come pro-antocianidine o flavonoli, che le conferiscono un forte potere antiossidante. Il Sangue di Drago è quindi un ingrediente attivo di prima scelta per aiutare a combattere lo stress ossidativo e i segni dell'invecchiamento. È anche l'alleato ideale per rigenerare la pelle soggetta a disagio e aiuta a ridurre l'aspetto delle smagliature.
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