Un neurocosmetico non si limita a calmare le irritazioni e l’arrossamento della pelle in superficie, ma contiene attivi che interagiscono con i recettori nervosi cutanei o influenzano la comunicazione tra le cellule e il sistema nervoso della pelle. Non è possibile riconoscere questi ingredienti dalla semplice lettura della lista degli ingredienti se non si ha una vera e propria formazione scientifica in ambito cosmetico. Molti neuro ingredienti sono infatti estratti botanici che compaiono nelle etichette dei cosmetici con il relativo nome latino, e non è specificato il se il loro è un meccanismo di azione neurocosmetico.
Che cos'è la neurocosmesi?
La neurocosmesi è una branca della cosmesi protagonista della skincare avanzata che esplora il legame tra pelle e sistema nervoso per ottenere effetti cutanei mirati.
Negli ultimi anni, tutto ciò che ruota attorno ai termini “neuro” e “psico” applicati alla cosmetica suscita fascino e interesse. La neurocosmesi si occupa del legame tra pelle e sistema nervoso, una connessione profonda che nasce fin dai primissimi istanti della nostra vita. Infatti, subito dopo la fecondazione, l’embrione comincia a suddividersi in migliaia di cellule, che si organizzano in tre strati chiamati foglietti embrionali. Dallo strato più esterno, l’ectoderma, si sviluppano sia la pelle che il sistema nervoso: da qui deriva il loro stretto legame e la reciproca influenza. Le scoperte scientifiche più recenti in ambito cosmetico hanno identificato diverse molecole capaci di interagire con il sistema nervoso cutaneo e di generare effetti benefici mirati, come la riduzione dell’infiammazione, del prurito o della sensibilità. Scopriamo di più.

Indice
Definizione
La prima definizione precisa di neurocosmetico fu proposta dal Prof. Laurent Misery nel 2000, che lo descrisse come un «prodotto applicato sulla pelle che non viene assorbito e che esercita un'attività sul sistema nervoso cutaneo o, in generale, ha effetti sui mediatori cutanei». Questa definizione è molto chiara: la neurocosmesi si basa sull’utilizzo di ingredienti capaci di interagire con il sistema nervoso della pelle, e non con il cervello. L’associazione “pelle–cervello” è dunque fuorviante quando si parla di neurocosmetici, perché la loro azione si limita allo strato cutaneo, senza effetti sul sistema nervoso centrale. Per esempio, esistono molecole in grado di stimolare la sintesi di endorfine – definite anche “molecole del buonumore”. Tuttavia, queste endorfine restano a livello cutaneo: non influenzano l’umore, ma contribuiscono al miglioramento dei processi rigenerativi della pelle, motivo per cui trovano applicazione nei prodotti antiage. Allo stesso modo, alcune sostanze sono in grado di regolare il rilascio di cortisolo cutaneo: riducono gli effetti degenerativi dello stress cronico sulla pelle e contrastano l’invecchiamento precoce. Anche in questo caso, però, non agiscono sullo stress a livello centrale, ma esclusivamente sulla cute.
Da sapere: il tema della neurocosmesi è delicato e spesso fonte di confusione. È frequente, ad esempio, vedere associati ai cosiddetti “neuro-ingredienti” effetti legati alle emozioni o all’umore, ma questo è un errore concettuale. Definire un cosmetico contenente attivi in grado di stimolare la produzione di endorfine cutanee come un “cosmetico della felicità” è fuorviante e rischia di oltrepassare il confine tra cosmetico e farmaco. Oltre a ciò è importante anche distinguere la neurocosmesi dalla cosmesi sensoriale: quest’ultima si basa sulla stimolazione dei sensi attraverso il cosmetico – in particolare olfatto e tatto – per indurre un effetto benefico sull’umore. Le sensazioni cutanee piacevoli provocate da una texture morbida o da una fragranza rilassante (aromaterapia) non vanno confuse con i meccanismi neurocutanei su cui agisce la neurocosmesi vera e propria.
Come agisce la neurocosmesi sulla pelle e sul sistema nervoso?
I neuro-ingredienti cosmetici rappresentano una frontiera innovativa nel campo della cosmetologia, agendo sul sistema nervoso cutaneo per migliorare la salute e l’aspetto della pelle. Come abbiamo descritto, questi ingredienti possono agire in due modi principali:
Con un’azione diretta sulle terminazioni nervose regolando il rilascio del neurotrasmettitore. Alcuni peptidi biomimetici, ad esempio, sono una tipologia di neuro-ingredienti che emulano l'effetto della tossina botulinica ma, a differenza di quest'ultima, hanno un effetto cutaneo reversibile. Questi peptidi agiscono direttamente sulle fibre nervose, riducono la comunicazione tra nervi e muscoli mimici provocando una riduzione della contrazione muscolare e, di conseguenza, riducendo la visibilità delle rughe di espressione. L'effetto è temporaneo e dipende dalla applicazione costante del cosmetico, ed è privo degli effetti collaterali della tossina botulinica utilizzata in medicina estetica.
Modulando le funzioni delle cellule cutanee non nervose come agonisti/antagonisti dei recettori dei neuropeptidi o modulatori degli effetti dei neurotrasmettitori (stimolano o inibiscono i recettori cutanei). Gli estratti vegetali come quello di Rodiola rosea, ad esempio, contengono molecole che si legano ai recettori degli oppiacei, stimolando la produzione di beta-endorfine cutanee. Queste endorfine non hanno effetti sul cervello, ma agiscono localmente sulla pelle, migliorando i processi rigenerativi. Altri neuro-ingredienti possono ridurre l'infiammazione o alleviare irritazioni, prurito e rossori, risultando utili per trattare la pelle sensibile in modo non farmacologico. Questa tipologia di ingredienti offre soluzioni innovative per migliorare la condizione della pelle, specialmente per chi soffre di pelle sensibile o soggetta a infiammazioni. Il loro uso nei cosmetici apre nuove opportunità per trattamenti mirati e sicuri.
Quali sono i benefici della neurocosmesi?
La neurocosmesi si distingue per il suo approccio innovativo, sfruttando le interazioni tra pelle e sistema nervoso per riequilibrare e migliorare l'aspetto cutaneo. I neurocosmetici possono essere estremamente efficaci nel trattamento di vari inestetismi e problematiche cutanee. Tra i principali benefici troviamo:
Pelle più liscia e radiante : gli ingredienti neurocosmetici possono migliorare l'elasticità e la compattezza della pelle, riducendo visibilmente le rughe e attenuando i segni dell'invecchiamento cutaneo. L’azione di ingredienti come i peptidi e le molecole neurocosmetiche stimola la produzione di collagene, rendendo la pelle più tonica e visibilmente più giovane e luminosa
Pelle con rughe di espressione attenuate: i neuro ingredienti ad azione botox like decontraggono i muscoli mimici e attenuano le rughe di espressione.
Riduzione della risposta infiammatoria: i neurocosmetici sono particolarmente indicati per le pelli sensibili. L'azione modulatrice sulle risposte infiammatorie cutanee aiuta a ridurre rossori, prurito e irritazioni, conferendo un effetto lenitivo e calmante. Questo rende i neurocosmetici ideali per trattare la pelle soggetta a stress o sensibilità, migliorandone l’aspetto generale.
Riduzione degli effetti dello stress sulla pelle: alcuni neurocosmetici sono formulati per contrastare gli effetti negativi dello stress, che può accelerare l'invecchiamento e aggravare i segni cutanei. I neuro-ingredienti come l'estratto di Tephrosia purpurea, per esempio, agiscono riducendo la produzione di cortisolo cutaneo, che è legato allo stress, e stimolano la sintesi di beta-endorfine utili per dare un aspetto più sano e luminoso.
Le tipologie di trattamento
Gli ingredienti neurocosmetici mostrano il massimo della loro efficacia nel settore dell’antiage e in quello della pelle sensibile. Sono centinaia i neuro ingredienti cosmetici e per lo più sono di origine botanica. Vediamone alcuni esempi interessanti soprattutto per il meccanismo di azione.
Neurocosmesi antiage
Gli ingredienti neurocosmetici sono particolarmente efficaci nel trattamento dell'invecchiamento cutaneo. Alcuni esempi significativi includono l'estratto di Acmella oleracea, ricco di spilantolo, una molecola che agisce sulle contrazioni muscolari mimiche, con un effetto simile al botulino. L'attività miorilassante è rapida, reversibile e concentrata, con il risultato di una pelle più liscia e rughe meno evidenti. Inoltre, stimola la sintesi di collagene, migliorando la compattezza cutanea. Un altro esempio è l'estratto di Vitex agnus castus che stimola la produzione di collagene di tipo I e III, migliorando la compattezza della pelle e attenuando le rughe. L'estratto di Tephrosia purpurea riduce il rilascio di cortisolo, combatte lo stress cutaneo e stimola la sintesi di beta-endorfine, migliora l’aspetto e la luminosità della pelle, effetto particolarmente utile se si vive in condizioni stressanti o in ambienti inquinati.
Neurocosmesi per la pelle sensibile
Molti neurocosmetici sono anche ideali per le pelli sensibili, in particolare per coloro che soffrono di irritazioni e rossori. Alcune molecole hanno un'affinità per il recettore cutaneo chiamato TRPV1, un recettore che regola la sensibilità cutanea alla capsaicina (contenuta nel peperoncino). Una stimolazione di questo recettore provoca una sensazione cutanea di fastidio e bruciore, quella provocata dallo sfregamento del peperoncino sulla pelle per intenderci. L'estratti di Albatrellus ovinus (noto anche come fungo del pane) inibisce questo recettore, alleviando il fastidio e l’irritazione della pelle se presente, conferendo un effetto calmante. Un altro esempio è l'estratto di legno di Pinus cembra, noto per il suo effetto anti-rossore, visibilmente lenitivo per la pelle arrossata e sensibile.
In conclusione, i neurocosmetici offrono una soluzione innovativa e mirata per contrastare invecchiamento, stress cutaneo e sensibilità, con una varietà di ingredienti botanici che agiscono direttamente sul sistema nervoso cutaneo per un’efficacia superiore e un aspetto della pelle visibilmente migliorato.
Per quali tipi di pelle?
Adatti a tutti i tipi di pelle, i neurocosmetici si rivelano particolarmente efficaci per le pelli che soffrono di sensibilità, disidratazione, segni d’invecchiamento precoce o stress cutaneo. Sono perfetti sia in prevenzione sia in trattamento delle disfunzioni della barriera epidermica. La chiave è sempre quella di scegliere prodotti ben formulati, testati dermatologicamente e adatti al proprio tipo di pelle.
Pelle a tendenza disidratata e secca
In questo tipo di pelle la funzione barriera è alterata e questo può aumentare la sensibilità nervosa. I neurocosmetici migliorano la coesione della barriera cutanea e calmano il disagio associato a pelle in tensione o che si screpola.
Pelle sensibile
È caratterizzata da una iperattività delle terminazioni nervose cutanee. I neuro ingredienti, interagendo con i recettori cutanei come il TRPV1, responsabile della sensazione di fastidio e bruciore, leniscono l’irritazione e calmano il rossore riducendo la reattività cutanea. I neurocosmetici sono molto efficaci sulle pelli soggette a stress ambientale come presenza di inquinamento, sbalzi climatici, esposizione UV poiché rinforzano la barriera cutanea, attenuano le reazioni infiammatorie e migliorano la resilienza cutanea.
Pelle matura
Con l’età la pelle perde elasticità e compattezza e compaiono i segni come rughe e macchie. I neuro ingredienti migliorano la compattezza cutanea stimolando la sintesi di collagene, riducono le rughe e le discromie.
Pelle mista a tendenza acneica
In questi casi sono utili i neuro ingredienti per ridurre l’arrossamento e lenire la pelle sensibilizzata, anche per calmare la pelle sensibilizzata in abbinamento a trattamenti anti-acne farmacologici (retinoidi, acidi). Inoltre, è frequente per chi ha la pelle mista grassa, detergere o esfoliare in maniera eccessiva e questo danneggia la barriera e aumenta l’arrossamento.
Quale routine adottare?
La skincare che proponiamo prevede neurocosmetici ad azione antiage:

1. Detersione: una corretta detersione del viso, delicata ma efficace, è sempre il primo e fondamentale step per una skincare routine che si rispetti. Utilizza il sapone delicato al latte d'asina BIO, arricchito di burro di karité BIO e oli vegetali BIO di Calendula e Avocado, con proprietà lenitive e ammorbidenti ideali per detergere efficacemente la pelle rispettandone gli equilibri.

2. Siero: applica il Siero Spilanthes vegetale, a base di Spilanthes acmella, i cui fiori e foglie sono ricchi di spilantolo, un neuro ingrediente con effetto miorilassante sui muscoli mimici che attenua i segni delle rughe di espressione. Questo pregiato siero contiene anche l'estratto di Lavanda selvatica BIO, un altro neuro ingrediente ricco di fenchone, un principio attivo appartenente alla famiglia dei terpeni policiclici, con un’azione inibitoria sulla contrazione muscolare. Inoltre questo estratto stimola il rilascio di Beta-endorfine che migliorano la rigenerazione cutanea e la coesione dell'epidermide che rinforza la barriera cutanea e migliora l’idratazione. Altri ingredienti preziosi di questo siero sono: la radice di Astragalo, ricca di flavonoidi che stimolano la sintesi di acido ialuronico e olio vegetale di Cacay BIO, con un contenuto naturale di retinolo e vitamina E, rigenerante e antiossidante, è ideale per combattere le rughe e i segni dell'invecchiamento cutaneo.

3. Crema: dopo il siero stendi un velo di Crema BIO collagene vegetale e Spilanthes, a base di Spilanthes acmella e radice di astragalo che potenzia l'azione del siero.

4. Protezione: per prevenire i segni dell'invecchiamento e proteggere la pelle dai dannosi raggi UV utilizza sempre una protezione solare SPF 20 se l'UV index è maggiore di 4.
Consiglio dell’esperto
La neurocosmesi rappresenta una delle evoluzioni più interessanti della cosmesi moderna. Non si limita a migliorare l’aspetto, ma interviene più in profondità, a livello del sistema nervoso cutaneo, modulandone la comunicazione e l’interazione per ottenere benefici mirati. I neurocosmetici sono utili per ogni tipo di pelle che vive uno squilibrio come acne, arrossamento, disidratazione, stress cutaneo, invecchiamento precoce, etc. È fondamentale sempre scegliere formule ben bilanciate, iniziare con un siero leggero e una crema a base di neuroingredienti, utilizzarli con costanza e in sinergia con una skincare minimalista per riportare la pelle a uno stato di benessere.
Precauzioni d’uso
I neurocosmetici sono adatti a tutti i tipi di pelle, sono sicuri e non hanno effetti farmacologici o sistemici. In caso di dermatite o condizioni infiammatorie particolari come in presenza di rosacea o psoriasi è bene rivolgersi prima al dermatologo e, in ogni caso, utilizzare solo formulazioni dermatologiche specifiche per queste problematiche.
Per saperne di più
Come riconoscere un vero neurocosmetico tra i comuni prodotti lenitivi?
Come riconoscere un vero neurocosmetico tra i comuni prodotti lenitivi?

Come riconoscere un vero neurocosmetico tra i comuni prodotti lenitivi?
La neurocosmesi può aiutare la pelle stressata da trattamenti dermatologici intensivi come laser, peeling chimici o impiego di retinoidi?
La neurocosmesi può aiutare la pelle stressata da trattamenti dermatologici intensivi come laser, peeling chimici o impiego di retinoidi?

La neurocosmesi può aiutare la pelle stressata da trattamenti dermatologici intensivi come laser, peeling chimici o impiego di retinoidi?
Assolutamente sì. I trattamenti intensivi come laser ablativo, i peeling e i retinoidi, possono alterare temporaneamente la barriera cutanea e attivare le terminazioni nervose, causando fastidi come bruciore, rossore o desquamazione. L’inserimento di un prodotto neurocosmetico, come una crema lenitiva a base di peptidi biomimetici calmanti o estratti botanici ad azione neurocosmetica specifici, può ridurre l’irritazione e migliorare la tollerabilità della terapia, permettendo alla pelle di rigenerarsi più rapidamente migliorando la risposta al trattamento senza compromettere i risultati.
Zoom sulla nostra redattrice specializzata Giulia Penazzi

Giulia Penazzi è cosmetologa, formulatrice, e autrice di 8 libri di cosmesi. È docente di dermocosmesi per numerosi corsi professionali teorici e pratici di formulazione cosmetica e insegna al Master di II Livello Cosmast dell’Università di Ferrara.
Bibliografia
1
Misery, L. (2000). Proceedings,
XXème Journées Européennes de Dermocosmétologie, Lyon.
2
Gatuline Expression AF.
Gattefossè materiale scientifico.
3
Rizzi, V., Gubitosa, J., Fini. P., Cosma, P. (2021). Neurocosmetics in Skincare—The Fascinating World of Skin–Brain Connection:
A Review to Explore Ingredients, Commercial Products for Skin Aging, and Cosmetic Regulation. Cosmetics 8,66.