Le polveri o le capsule di Collagene non possono essere considerate antinfiammatori nel senso medico del termine. Non possono quindi sostituire un trattamento antinfiammatorio prescritto dal medico, ad esempio per i reumatismi. Tuttavia, a volte possono essere aggiunti per favorire il benessere delle articolazioni. Non prendere decisioni alla cieca: parla con il tuo medico di base per individuare la migliore soluzione possibile.
Collagene per articolazioni: la guida completa
Il collagene è la proteina più abbondante nel corpo umano e costituisce un elemento strutturale fondamentale della cartilagine articolare. Con l’avanzare dell’età, la sua produzione fisiologica tende a diminuire, contribuendo alla perdita di elasticità, alla degenerazione articolare e alla comparsa di sintomi come rigidità e dolore. Tra le varie fonti disponibili, il collagene marino idrolizzato si distingue per l’elevata biodisponibilità: i suoi peptidi, a basso peso molecolare, vengono assorbiti con facilità e possono raggiungere efficacemente i tessuti connettivi. Numerosi studi clinici hanno valutato i benefici del collagene idrolizzato sulla salute articolare, mostrando miglioramenti significativi nella funzionalità e nella sintomatologia dell’osteoartrite. In questo approfondimento, realizzato con il supporto scientifico della biologa Chiara De Marchi, esploriamo i meccanismi d’azione e le evidenze scientifiche disponibili. Non è un caso che il collagene per ossa e articolazioni sia oggi tra gli integratori più richiesti anche in ambito sportivo, riabilitativo e nelle strategie anti-aging, proprio per il suo profilo di efficacia e sicurezza.

Indice
Aroma-Zone: Chiara, oggi si parla spesso di collagene e articolazioni. Ma qual è esattamente il legame tra i due?
Il ruolo del collagene nel corpo umano
Chiara De Marchi : Il collagene è una proteina strutturale presente in vari tessuti connettivi. Appartiene alla famiglia delle glicoproteine fibrose ed è formata da tre catene polipeptidiche intrecciate a elica (struttura tripla elica), particolarmente ricche di glicina, prolina e idrossiprolina. Questa struttura conferisce al collagene un'elevata resistenza alla trazione. Nel corpo umano sono stati identificati almeno 28 tipi di collagene, classificati in base alla struttura e alla funzione. I più importanti sono:
Tipo I: abbondante in ossa, tendini, derma
Tipo II: predominante nella cartilagine ialina
Tipo III: associato a pelle, vasi sanguigni e organi
Tipo IV: presente nelle membrane basali.
Nelle articolazioni, in particolare nella cartilagine ialina, il collagene di tipo II è predominante. Fornisce resistenza meccanica e stabilità, mantenendo la superficie articolare liscia e funzionale. La pelle stessa è composta da più strati, e il derma contiene fibroblasti, le cellule specializzate nella produzione di collagene e altre componenti della matrice extracellulare. Con l'avanzare dell'età, già a partire dai 25-30 anni, l'attività dei fibroblasti rallenta e la sintesi endogena di collagene diminuisce gradualmente, con una perdita stimata dell'1% ogni anno. Questo contribuisce al progressivo assottigliamento della cartilagine e alla riduzione dell’elasticità cutanea, favorendo l'insorgenza di condizioni degenerative come l'osteoartrite. Per questo motivo, molte persone iniziano a interessarsi al collagene per articolazioni già a partire dai 30 anni, come forma di prevenzione e mantenimento.
Il tipo di collagene adatto alle articolazioni
Chiara De Marchi : Per la salute articolare, si predilige l’uso di collagene idrolizzato di tipo II, particolarmente abbondante nella cartilagine ialina, oppure, in alternativa, di collagene marino idrolizzato (di tipo I), che ha dimostrato effetti sistemici sulla sintesi della matrice cartilaginea. Grazie alla sua origine marina, questo tipo di collagene viene idrolizzato in peptidi a basso peso molecolare (0,3–1 kDa), cioè molecole piccole e leggere che attraversano facilmente la barriera intestinale, aumentando così la biodisponibilità sistemica rispetto a quelle di origine bovina o suina. Una volta assorbiti, questi peptidi raggiungono i tessuti connettivi dove interagiscono con i condrociti, le cellule specializzate nella produzione di matrice cartilaginea, e sintetizzano collagene di tipo II e proteoglicani, componenti fondamentali per la struttura e la funzione della cartilagine. I proteoglicani sono macromolecole formate da una proteina centrale e catene laterali di glicosaminoglicani come il condroitin solfato e l’acido ialuronico: servono a trattenere acqua e a conferire resistenza alla compressione meccanica. Studi in vitro hanno evidenziato che i peptidi di collagene sono in grado di stimolare i condrociti a produrre componenti fondamentali della matrice cartilaginea, come il collagene di tipo II e i proteoglicani. Anche gli studi in vivo, condotti su modelli animali, confermano questi risultati: la somministrazione orale di collagene idrolizzato ha portato a un miglioramento della densità e dell’integrità della cartilagine, suggerendo un potenziale effetto rigenerativo. Tra le diverse formulazioni, il miglior collagene per articolazioni è quello idrolizzato a basso peso molecolare, capace di agire non solo sulle cartilagini, ma anche su tendini e pelle grazie alla sua elevata biodisponibilità. Dal punto di vista alimentare, il collagene è presente anche in preparazioni come brodi di ossa, gelatine o tagli ricchi di tessuto connettivo. Tuttavia, in queste forme non è idrolizzato, e quindi l’organismo lo assimila con maggiore difficoltà. Gli integratori a base di collagene marino idrolizzato, invece, forniscono peptidi purificati, standardizzati e facilmente assorbibili: una scelta più mirata ed efficace per chi desidera un’azione misurabile sul benessere delle articolazioni.
A-Z: Per chi desidera prendersi cura delle articolazioni, esiste un prodotto che consiglia in particolare?

Chiara De Marchi: Certamente, il Collagene Marino in Polvere di Aroma-Zone, puro al 100% e facilmente solubile. La sua origine marina, la forma idrolizzata e l’assenza di additivi lo rendono un'opzione ideale per chi cerca un supporto articolare quotidiano. Peptidi di Collagene marino idrolizzato di qualità superiore, a basso peso molecolare per un assorbimento ottimale e provenienti da acquacoltura sostenibile certificata! Ideale come integratore alimentare per combattere i segni dell'invecchiamento cutaneo, questo Collagene di tipo 1, prodotto in Francia, ha dimostrato clinicamente di migliorare la bellezza e la compattezza della pelle. Il Collagene marino è anche un integratore essenziale per gli atleti. Questa polvere di Collagene dal gusto neutro è facile da usare, diluita in un bicchiere d'acqua o di succo di frutta, nel caffè o nel tè, o in un frullato…
A-Z: Ma perché dovremmo assumere collagene? Quali benefici possiamo aspettarci?
I benefici del collagene per l’artrosi
Chiara De Marchi: Studi clinici randomizzati controllati hanno dimostrato che la supplementazione orale con collagene idrolizzato può contribuire a ridurre il dolore articolare, migliorare la funzionalità e rallentare la degenerazione della cartilagine nei soggetti con osteoartrite. Il collagene idrolizzato agisce su più livelli: da un lato fornisce i peptidi e gli aminoacidi necessari per la rigenerazione della matrice extracellulare cartilaginea, dall’altro modula direttamente l’attività dei condrociti stimolando la sintesi di nuovo collagene di tipo II e proteoglicani. Questo supporto strutturale è fondamentale per mantenere l’elasticità e la resistenza della cartilagine agli stress meccanici. Alcuni studi suggeriscono che i peptidi di collagene possano modulare positivamente l’ambiente articolare, riducendo la produzione di molecole pro-infiammatorie e creando condizioni più favorevoli per l’attività dei condrociti. Il risultato è un miglioramento globale della funzionalità articolare, con una riduzione della rigidità mattutina, un incremento dell’ampiezza dei movimenti e una maggiore resistenza allo sforzo fisico. Questi effetti sono particolarmente rilevanti nelle articolazioni più sollecitate, come anche, spalle e ginocchia, dove il collagene può contribuire a preservare la mobilità e a sostenere la struttura nel tempo. A supporto di ciò, uno studio condotto da Moskowitz (2000) ha riportato una significativa riduzione del dolore in pazienti con artrosi al ginocchio dopo 24 settimane di trattamento con collagene idrolizzato. Analogamente, Clark et al. (2008) hanno osservato benefici simili in un gruppo di atleti, che hanno assunto 10 g al giorno di collagene, evidenziando una riduzione del dolore articolare legato all’attività fisica e un miglioramento della tolleranza allo sforzo. In sintesi, il collagene idrolizzato si conferma un valido supporto per la salute articolare, in grado di agire in modo concreto sul benessere quotidiano e sulla qualità del movimento.
L’impatto del collagene su ossa e articolazioni
Chiara De Marchi : Il collagene è una proteina strutturale fondamentale non solo per la cartilagine, ma anche per la matrice ossea. Nelle ossa, il collagene di tipo I costituisce circa il 90% della componente organica della matrice extracellulare, fornendo una rete fibrosa che conferisce resistenza alla trazione e serve da impalcatura per la deposizione dei minerali, principalmente idrossiapatite. Gli osteoblasti, cellule specializzate nella formazione ossea, sintetizzano e secernono collagene di tipo I, che viene poi mineralizzato per formare l’osso maturo. La disponibilità di aminoacidi specifici, come glicina, prolina e idrossiprolina, è essenziale per la sintesi di nuovo collagene e, di conseguenza, per la formazione e il mantenimento della massa ossea. Diversi studi in vitro hanno dimostrato che i peptidi di collagene possono stimolare l’attività degli osteoblasti, le cellule responsabili della formazione ossea, aumentando la sintesi di collagene di tipo I e favorendo i processi di mineralizzazione. Questi meccanismi sono fondamentali per il mantenimento della densità e della robustezza dello scheletro. Il collagene, infatti, rappresenta circa il 90% della componente organica della matrice ossea, e lavora in sinergia con altri nutrienti chiave come il calcio e la vitamina D per garantire una struttura ossea forte e funzionale. L’assunzione regolare di collagene idrolizzato può inoltre contribuire a riequilibrare il rapporto tra osteoblasti e osteoclasti (le cellule deputate al riassorbimento osseo), promuovendo la formazione ossea rispetto alla degradazione. Questo rende il collagene per le ossa un supporto potenzialmente utile anche nella prevenzione della perdita di massa scheletica legata all’età. Un esempio significativo è lo studio condotto da Zdzieblik et al. (2015), in cui 53 uomini anziani con sarcopenia hanno seguito un programma di allenamento di resistenza per 12 settimane, assumendo quotidianamente 15 g di peptidi di collagene o un placebo. I risultati hanno mostrato che il gruppo che ha ricevuto il collagene ha avuto un aumento significativamente maggiore della massa magra e della forza muscolare del quadricipite. Inoltre, è stata osservata una riduzione più marcata della massa grassa nel gruppo trattato con collagene. Questi risultati suggeriscono che la supplementazione con collagene idrolizzato, in combinazione con l’esercizio fisico, può supportare la salute muscoloscheletrica negli anziani, migliorando la composizione corporea e la funzionalità muscolare.
A-Z: E come va assunto il collagene per ottimizzarne i benefici sulle articolazioni?
Il momento ideale per l’assunzione del collagene
Chiara De Marchi: Il momento ideale per assumere il collagene è a stomaco vuoto, al mattino, per favorirne l’assorbimento intestinale. Alcuni studi suggeriscono che l’assunzione serale possa sostenere i naturali processi di rigenerazione tissutale che avvengono durante il sonno, ma la priorità resta sempre la regolarità: prenderlo ogni giorno alla stessa ora può fare la differenza. L’assorbimento del collagene avviene principalmente a livello dell’intestino tenue, dove i peptidi idrolizzati, grazie al loro basso peso molecolare, attraversano più facilmente la barriera intestinale rispetto alle forme native. L’assunzione a stomaco vuoto evita la competizione con altri macronutrienti e ne ottimizza la biodisponibilità. Un altro momento strategico è dopo l’attività fisica, soprattutto quando si tratta di allenamento con carichi o esercizi ad alto impatto. Dopo lo sforzo, i tessuti connettivi entrano in una fase di adattamento e riparazione, in cui un apporto mirato di peptidi di collagene può supportare la sintesi della matrice extracellulare. Un’attenzione particolare va data alla vitamina C, un cofattore indispensabile per la stabilizzazione del collagene: interviene infatti nella idrossilazione degli amminoacidi prolina e lisina, passaggio cruciale per la formazione della tripla elica. Nei fibroblasti, la vitamina C stimola anche l’espressione dei geni coinvolti nella sintesi della matrice. La sua presenza regolare nella dieta o in supplementazione sinergica aiuta a massimizzare l’efficacia del collagene assunto. In sintesi, mattino, sera o post-workout: l’importante è che l’assunzione sia costante, adattata alle proprie abitudini e possibilmente integrata in una routine che favorisca anche il movimento e una dieta equilibrata.
Il dosaggio consigliato di collagene marino in caso di dolori articolari
Chiara De Marchi: Numerosi studi clinici hanno valutato l’efficacia del collagene idrolizzato nel supporto alla salute articolare, identificando dosaggi compresi tra 2,5 g e 10 g al giorno come potenzialmente efficaci. In particolare, come già accennato, lo studio di Clark et al. (2008) ha evidenziato che l’assunzione quotidiana di 10 g di collagene idrolizzato per 24 settimane ha portato a una significativa riduzione del dolore articolare in atleti con disturbi legati all’attività fisica, rispetto al gruppo placebo. Anche altre revisioni sistematiche confermano che l’assunzione regolare di collagene idrolizzato può migliorare la funzionalità articolare e ridurre rigidità e dolore nei soggetti affetti da osteoartrite, con dosaggi che variano tra 2,5 g e 15 g al giorno, in base alla gravità dei sintomi e allo stile di vita. Nel caso del collagene marino, la presenza di peptidi a basso peso molecolare (0,3–1 kDa) ne facilita l’assorbimento intestinale, rendendolo efficace anche a dosaggi più contenuti. Questa caratteristica lo rende ideale per chi cerca un’integrazione quotidiana, ben tollerata e facilmente inseribile nella routine. In linea generale, si possono distinguere tre livelli d’assunzione:
2,5 g al giorno: adatto per il mantenimento o la prevenzione;
5 g al giorno: consigliato in caso di attività fisica regolare o fastidi articolari occasionali;
10 g al giorno: raccomandato nei protocolli clinici più intensivi, per chi soffre di dolori articolari persistenti o pratica sport ad alto impatto.
Oltre al dosaggio, è fondamentale la costanza nell’assunzione: i benefici del collagene per articolazioni non si manifestano nell’immediato, ma con una somministrazione quotidiana per almeno 8–12 settimane. La cartilagine e i tessuti connettivi hanno tempi di risposta fisiologici lenti e richiedono stimoli nutrizionali continuativi. I migliori integratori di collagene per articolazioni sono quindi quelli ben tollerati, facilmente dosabili e compatibili con un uso prolungato, anche in periodi di carico fisico intenso. Anche l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nella sintesi naturale del collagene. Alcuni micronutrienti agiscono infatti come cofattori biologici indispensabili per attivare gli enzimi coinvolti nella formazione del collagene endogeno. Tra questi, spiccano la vitamina C, lo Zinco, lo Zolfo e l’amminoacido lisina. La vitamina C, presente in alimenti come Peperoni, Kiwi, agrumi e frutti di bosco, è essenziale per stabilizzare la struttura a tripla elica del collagene. Lo Zinco, che troviamo in frutti di mare, salmone, legumi e semi, partecipa alla rigenerazione cellulare, mentre lo Zolfo, contenuto in Broccoli, Cavoli, Aglio e Cipolla, contribuisce alla formazione dei legami disolfuro che danno stabilità alla matrice extracellulare. Anche la lisina, presente in alimenti come il merluzzo, svolge un ruolo chiave nella struttura del collagene. Per chi desidera un approccio più naturale, brodi preparati con pelle e lische di pesce o crostacei rappresentano fonti alimentari tradizionali di collagene marino, anche se meno biodisponibili rispetto alla forma idrolizzata. Oltre alla dieta, è possibile rafforzare l’azione del collagene assunto con integratori grazie all’abbinamento con attivi sinergici selezionati, presenti in molte formulazioni avanzate:
Vitamina C, che ne stimola direttamente la sintesi;
Zinco e Rame, essenziali per i processi di rigenerazione e stabilizzazione delle fibre collagene;
MSM (metilsulfonilmetano), fonte di zolfo con proprietà antiossidanti e antinfiammatorie;
Acido ialuronico, che migliora la viscoelasticità articolare e l’idratazione tissutale.
Esistono anche integratori combinati con collagene e acido ialuronico, progettati per offrire un’azione sinergica su più livelli: elasticità, idratazione e resistenza meccanica. Per tendini e cartilagini, è sempre consigliabile preferire prodotti contenenti peptidi bioattivi a basso peso molecolare, capaci di raggiungere efficacemente i tessuti connettivi.
Maggiori informazioni
Il Collagene è antinfiammatorio?
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Qual è la migliore fonte di Collagene?
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Qual è la migliore fonte di Collagene?
Che sia per la pelle o per le articolazioni, la migliore fonte di Collagene rimane la stessa: la dieta quotidiana! Tra gli alimenti ricchi di Collagene ci sono le ossa del midollo e il tradizionale brodo d'ossa delle nostre nonne. Ne troverai in abbondanza anche in ricette come l'osso buco o il bollito pot-au-feu. Infine, non pensare solo alle fonti di Collagene, ma anche a tutte le sostanze che ne proteggono le fibre dallo stress ossidativo e ne stimolano la sintesi naturale. È il caso della Spirulina e degli alimenti ricchi di vitamina C, tra gli altri.
Polvere, liquido, capsule, compresse: quale integratore di Collagene scegliere per le articolazioni?
Polvere, liquido, capsule, compresse: quale integratore di Collagene scegliere per le articolazioni?

Polvere, liquido, capsule, compresse: quale integratore di Collagene scegliere per le articolazioni?
Le formulazioni in polvere o liquide sono ideali per personalizzare e adattare la dose di Collagene alle proprie esigenze. Si mescolano facilmente alle bevande (calde o fredde) e ai piatti di tutti i giorni. La maggior parte delle polveri di Collagene, anche quelle derivate dal pesce, hanno un sapore neutro: si abbinano ugualmente bene a cibi dolci o salati. Puoi quindi incorporare la tua dose giornaliera nelle tue ricette di salse o di palline energetiche, per esempio. Le capsule e le compresse, invece, consentono una minore libertà e fantasia in termini di gusto. Hanno però il vantaggio di essere facili da portare con sé.
Il Collagene ha altri benefici per l'organismo?
Il Collagene ha altri benefici per l'organismo?

Il Collagene ha altri benefici per l'organismo?
Sì, il Collagene e le articolazioni vanno bene insieme, ma non è l'unica combinazione possibile. Il vantaggio di assumere un ciclo di Collagene "globale", come quello di tipo I, è che può apportare benefici a tutto l'organismo. Potresti anche notare benefici per la tua pelle, tra cui una migliore idratazione ed elasticità cutanea. Se hai una pelle matura, potresti anche notare una riduzione dell'aspetto delle rughe. Oltre all'aspetto puramente estetico, l'assunzione di Collagene è interessante per gli sportivi. Fornisce le proteine necessarie per costruire la massa muscolare e mantenere una struttura ossea normale.
Quali sono gli oli essenziali migliori per alleviare i dolori articolari?
Quali sono gli oli essenziali migliori per alleviare i dolori articolari?

Quali sono gli oli essenziali migliori per alleviare i dolori articolari?
Gli oli essenziali sono molto efficaci per alleviare le aree doloranti e i punti sensibili. In genere si consigliano la Gaultheria procumbens, il'Eucalipto citrato o il Rosmarino canforato. Possono essere massaggiati sulla pelle, diluiti in un olio vegetale.
Zoom sulla nostra redattrice specializzata Chiara De Marchi

Chiara De Marchi è una divulgatrice scientifica, content creator e fotografa esperta nella comunicazione medico-scientifica. Laureata in Scienze Biologiche, sta attualmente completando un percorso magistrale in Biotecnologie per la Medicina Traslazionale. Attraverso il suo lavoro, si impegna a promuovere l’educazione scientifica e a incentivare l’inclusione nelle discipline STEM, rendendo la scienza accessibile a tutti.